venerdì 19 dicembre 2008

solidarietà ai lavoratori unicoop

Era il 7 Marzo del 2008 quando presentai un'interrogazione, poi discussa in consiglio comunale nel maggio scorso, in merito alla incredibile vicenda dei dipendenti del magazzino unicoop di Scandicci licenziati in tronco soltanto per aver magiato qualche merendina. In quell'interrogazione invitavo il Sindaco, visto che i fatti si erano svolti in uno stabilimento del territorio, a solidarizzare con i lavoratori e a chiedere alla direzione di unicoop di rivedere la scelta del licenziamento in tronco, in quando detto provvedimento appariva e appare sproporzionato rispetto ai fatti: in sostanza i lavoratori erano colpevoli di aver consumato alcune merendine, peraltro non destinate alla vendita. Comportamento certamente non ineccepibile, ma di sicuro non così grave da provocare un licenziamento, sarebbe bastato un semplice richiamo. Il Sindaco mi rispose molto sinteticamente, affermando che non dava solidarietà rispetto a responsabilità personali con un indagine penale in corso, addirittura ipotizzando la presenza di fatti più gravi rispetto a quelli fino a lì emersi. Per fortuna poi la storia ha preso invece la giusta piega, i dipendenti sono stati totalmente prosciolti in sede penale e i tribunali civili hanno imposto la loro immediata riassunzione. Il fatto ha prodotto grande clamore, considerato anche che il datore di lavoro in questo caso non ha il volto della multinazionale iperliberista ma si tratta di una cooperativa con finalità etiche e sociali..... Ringrazio i lavoratori unicoop che nel loro blog http://lavoratori-unicoop.blogspot.com/2008/12/dopo-aver-ascoltato-le-divertenti.html://hanno deciso di dare spazio a questa mia iniziativa e soprattutto alla curiosa risposta del Sindaco...GB

mercoledì 3 dicembre 2008

INTERROGAZIONE URGENTE SULLA IPOTESI DI RILASCIO DI 8 NUOVE LICENZE NCC A SCANDICCI E DI ALCUNE MODIFICHE AL REGOLAMENTO DEI TRASPORTI

Rilevato/premesso che

Nel mese di Novembre l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Scandicci ha convocato i sindacati del settore trasporti per annunciare la volontà dell’amministrazione comunale di rilasciare 8 nuove licenze di Noleggio con conducente, rispetto alle 12 esistenti allo stato attuale.

Oltre a questa novità sono state presentate anche alcune modifiche ai regolamenti comunali vigenti in materia di trasporto pubblico e privato che attribuirebbero ai servizi di trasporto pubblico nuove competenze, ad esclusione della sola categoria dei tassisti.
Risulta incomprensibile la necessità di nuove licenze di noleggio con conducente, in quanto il numero attuale di licenze presenti sul territorio, 12, ovvero 2,4 autorizzazioni ogni 10.000 abitanti, è pari al dato medio delle grandi città italiane (con problematiche di mobilità ben più gravi rispetto a Scandicci) ed è nettamente superiore a quello delle città medio-piccole (sotto i 250.000 abitanti).

L’aumento delle licenze è anche evidentemente ancora più incomprensibile se si calcola il continuo spopolamento di Scandicci: l’ultimo dato Istat infatti rileva un calo della popolazione al di sotto dei 50.000 abitanti.
Inoltre dai dati elaborati dalla Camera di Commercio di Firenze sulle imprese e sulla situazione occupazionale, si evidenzia una forte riduzione, dal 2001 ad oggi, sia degli occupati sia del numero stesso delle aziende attive sul territorio comunale con attività afferente al servizio di trasporto pubblico locale, come il settore manifatturiero, il commercio all’ingrosso e al dettaglio, gli alberghi e i ristoranti, l’intermediazione, le attività sociali e sanitarie.

Più in generale, l’attuale situazione di crisi economica internazionale ha evidenti ricadute negative anche sugli attuali operatori privati di trasporto di persone, che, con l’introduzione di nuove licenze in eccedenza rispetto alle reali esigenze, si troverebbero in ulteriore difficoltà nel proseguo della loro attività, in presenza di una concorrenza sproporzionata ed eccessiva.

E’ evidentemente incomprensibile anche l’esclusione della sola categoria dei tassisti rispetto alle altre nell’attribuzione di nuove funzioni e opportunità commerciali.

Tutto ciò promesso


SI INTERROGA LA SV IL SINDACO PER SAPERE


Se, alla luce delle considerazione sopradescritte, non ritenga opportuno rinunciare al rilascio di nuove licenze NCC e, per quanto concerne le modifiche al regolamento, se non ritenga, in base ad un ovvio principio di parità di trattamento e regolare regime concorrenziale, estendere a tutti i tipi di trasporto pubblico le nuove competenze ed opportunità previste dalle modifiche.


Il consigliere AN verso il PdL
(Giovanni Bellosi)

mercoledì 26 novembre 2008

MOZIONE PER LA MODIFICA SULLE MODALITA’ DI ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI COMUNALI PER IL RICOVERO IN RSA

IL CONSIGLIO COMUNALE

Considerato, premesso che
Il comune di Scandicci prevede, nel determinare i contributi comunali per l’inserimento in RSA, l’assegnazione non sulla base del reddito individuale della persona interessata ma valutando il reddito dell’intero nucleo familiare, dei figli e dei nipoti;
Una recente sentenza del TAR della Toscana ha condannato il Comune di Firenze, che applicava lo stesso principio, accogliendo un ricorso dell’associazione di consumatori ADUC, a rimborsare 28 milioni di Euro alle famiglie alle quali era stato chiesto di contribuire al ricovero in RSA e giudicando questa regolamentazione in contrasto con le normative nazionali;
Il Garante della Privacy, precedentemente interpellato sulla questione, aveva inviato due richiami ufficiali al presidente dell’Anci, giudicando illegittime le richieste fatte dai comuni di documentazioni attestanti il reddito e la situazione patrimoniale dei familiari delle persone richiedenti il contributo per il ricovero in RSA;
La Regione Piemonte, accogliendo numerosi appelli di associazioni e di singoli cittadini, ha da circa due anni modificato la legge regionale in merito all’erogazione dei contributi finalizzati all’inserimento in RSA, imponendo a tutti i comuni della regione di prendere a riferimento soltanto il reddito delle singole persone e non più quello del nucleo familiare e dei parenti
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

A modificare le modalità per l’assegnazione dei contributi comunali in RSA prevedendo di valutare soltanto il reddito ISEE della singola persona richiedente e non, come allo stato attuale, dell’intero nucleo familiare e dei parenti.
A valutare la possibilità di un eventuale accordo con i cittadini che fino ad oggi hanno ottenuto contributi ridotti per l’inserimento in RSA -a causa dell’attuale regolamento –al fine di evitare che anche nei confronti del Comune di Scandicci, sulla scia della sentenza di condanna del Comune di Firenze, sia promossa una causa risarcitoria.

Il Consigliere Comunale AN verso il PdL
(Giovanni Bellosi)

lunedì 24 novembre 2008

INTERROGAZIONE URGENTE SUL LIVELLO DI SICUREZZA DELLE SCUOLE PUBBLICHE PRESENTI SUL TERRITORIO COMUNALE

Vediamo cosa ci risponderanno...GB
Rilevato, premesso che

In data 22 Novembre c.a. è tragicamente deceduto uno studente del Liceo Statale Darwin di Rivoli (Torino) a causa di un crollo improvviso della controsoffittatura di un aula scolastica, avvenuto durante una regolare lezione scolastica. A seguito di questo ennesimo gravissimo caso di insicurezza di un edificio scolastico pubblico si è riaperto il dibattito sulla condizione di insicurezza dell’edilizia scolastica italiana.
Secondo il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Guido Bertolaso, circa un istituto su due risulterebbe non essere sicuro e in particolare circa 15.000 isituti scolastici necessiterebbero di interventi per la messa in sicurezza.
Il comune di Scandicci è sede di numerosi istituti scolastici di vario livello, alcuni dei quali di antica costruzione di proprietà del Comune o della Provincia.

SI INTERRROGA LA SV IL SINDACO PER SAPERE.

1. Se esiste un recente monitoraggio in merito allo stato di sicurezza degli edifici scolastici pubblici presenti sul territorio comunale di Scandicci e se lo stesso evidenzi situazioni di criticità. In caso di risposta negativa alla precedente domanda, se l’amministrazione intenda promuovere un’attività di monitoraggio, di concerto con l’amministrazione provinciale, ente competente in materia, per garantire la sicurezza delle nostre scuole.
2. Se tutti gli edifici scolastici di Scandicci sono in possesso dei certificati di agibilità e abitabilità e i certificati di conformità degli impianti teconoligici, idrici ed elettrici. In caso di risposta negativa o parzialmente negativa, quali sono gli edifici scolastici privi di agibilità e/o abitabilità, per quale motivo non posseggono i suddetti certificati e cosa intende fare l’amministrazione comunale per la messa in sicurezza.
3. Se ancora oggi risultano essere presenti strutture in eternit nelle scuole del territorio. In caso di risposta affermativa cosa si intenda fare per rimuoverle.
4. Se, piu in generale, l’amministrazione comunale è a conoscenza di situazioni di insicurezza presso una o più strutture scolastiche presenti sul territorio comunale. In caso di risposta affermativa, quali sono stati i provvedimenti presi fino ad oggi –e quali saranno in futuro- per rimuovere dette situazioni.

I Consiglieri AN verso il PdL
Giovanni Bellosi
Erica Franchi

martedì 18 novembre 2008

SCANDICCI, ESCALATION DI INCIDENTI STRADALI:

Le terribili notizie apparse oggi sulla stampa di due incidenti gravissimi –di cui uno mortale- avvenuti a distanza di poche ore l’uno dall’altro a Scandicci, non fanno che confermare drammaticamente la pericolosità di alcuni tratti stradali della città e il continuo e costante ripetersi di incidenti spesso con conseguenze gravissime. In particolare la zona collinare, Via Roma e alcune strade di grande scorrimento appaiono come i punti più pericolosi della città. Per questo motivo ho presentato un’interrogazione in Consiglio Comunale chiedendo al Sindaco se e come intenda intervenire su questa emergenza e, in particolare, quali provvedimenti per la messa in sicurezza delle strade intenda prendere. E’ necessario individuare, anche alla luce degli ultimi tragici avvenimenti, quali siano effettivamente le zone e le vie più pericolose della città e successivamente, analizzando caso per caso, come intervenire per eliminare i pericoli: la realizzazione di impianti di illuminazione ove inesistenti, il rifacimento del manto stradale laddove risultano esserci buche pericolose, l’introduzione di nuovi dossi rallentatori, il posizionamento di nuovi gard rail, la presenza più costante delle forze dell’ordine. Nell’interrogazione ho invitato anche il Sindaco a pensare ad una campagna di sensibilizzazione che inviti alla guida prudente come già opportunamente fatto da molti comuni italiani.
TESTO INTEROGAZIONE
Al Sindaco di
SCANDICCI

INTERROGAZIONE URGENTE SUGLI INCIDENTI STRADALI A SCANDICCI
Rilevato/Premesso che
Negli ultimi mesi a Scandicci si è assistito ad un continuo ripetersi di incidenti stradali di gravissima entità, in alcuni casi mortali, che hanno coinvolto anche pedoni, ciclisti e adolescenti in motorino.
Alcuni di questi incidenti hanno avuto luogo nelle stesse vie e/o nelle stesse zone che evidentemente dimostrano un particolare pericolosità.
La continuità di incidenti impone all’amministrazione comunale di intervenire con misure di urgenza nel merito
SI INTERROGA LA S.V. IL SINDACO PER SAPERE:
Se intenda, in sinergia con la Polizia Municipale, l’arma dei Carabinieri e le altre forze afferenti impegnate in città promuovere una verifica per, anche alla luce dei nuovi tragici incidenti occorsi sul territorio comunale, individuare le strade e le zone maggiormente pericolose in città;
Come, una volta individuate le aree di pericolo, si intenda rimuovere o diminuire i fattori di pericolo (es: rifacimento del manto stradale, nuova illuminazione, nuovi gard rail, nuovi dossi rallentatori, maggiori controlli delle forze dell’ordine in determinate zone) e in quali tempi si prevede di eliminare le situazione maggiormente pericolose.
Se intenda, come già fatto da molti comuni, promuove una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini che inviti alla massima prudenza e attenzione sulle strade.

Il consigliere comunale AN
Giovanni Bellosi

lunedì 10 novembre 2008

mercoledì 5 novembre 2008

SCANDICCI: IL COMUNE SOSTENGA LA PROTESTA CONTRO LA REGIONE DEGLI AGRICOLTORI DEL TERRITORIO. MOZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE

Il Comune di Scandicci aderisca e sostenga con forza la protesta degli agricoltori del territorio promossa contro la politiche agricole adottate della Regione Toscana. E’ questo il senso di una mozione che ho presentato oggi e che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale, facendo seguito alla richiesta degli stessi agricoltori che, nell’assemblea di ieri svoltasi presso la Cooperativa Agricola di Legnaia, hanno esplicitamente richiesto l’appoggio da parte dei Sindaci e dei Comuni della Provincia alle loro rivendicazioni.
E’ evidente che la richiesta di una maggiore tutela del made in Toscana nel settore agroalimentare, con particolare riferimento all’origine dei prodotti, è sacrosanta e condivisibile e perciò dovrebbe essere appoggiata da tutte le parti politiche. Non credo sia necessario argomentare molto: la produzione agroalimentare Toscana non soltanto rappresenta la pietra miliare dell’economia e dell’occupazione regionale ma ha reso nel corso degli anni la Toscana famosa in tutto il mondo, grazie alla sua alta e inconfondibile qualità. E’ evidente che l’amministrazione regionale ha l’assoluto dovere di difendere il vero prodotto originale toscano dai tanti tentativi di “taroccamento” con un sistema normativo adeguato e veri controlli della reale origine e della qualità della lavorazione dei prodotti.
Scandicci che, nonostante la più recente industrializzazione, mantiene ancora oggi la sua storica vocazione agricola, dovrebbe essere in prima fila accanto agli agricoltori per difendere la vera produzione agroalimentare Toscana. Mi auguro che, una volta tanto, in consiglio comunale prevelga l’interesse del territorio e quindi degli agricoltori rispetto alla solita difesa d’ufficio della maggioranza di sinistra che governa la Toscana.

Il Vicepresidente Provinciale AN
Il Consigliere Comunale AN verso il PdL

(Giovanni Bellosi)
Al Presidente del
Consiglio Comunale di Scandicci
SEDE

Mozione: Adesione del Comune di Scandicci alla manifestazione degli agricoltori in difesa della produzione agroalimentare Toscana.

IL CONSIGLIO COMUNALE

· Rilevato che in data 3 Novembre 2008 si sono riuniti presso la Cooperativa Agricola di Legnaia i produttori agroalimentari del territorio comunale pe aderire alla manifestazione di fine Novembre, organizzata dall’associazione Coldiretti contro le politiche agricole della Regione Toscana;
· Rilevato che le richieste avanzate dagli operatori del settore agroalimentare in merito alla tutela della produzione agroalimentare Toscana, con particolare riferimento alla richiesta di un nuovo sistema normativo regionale che garantisca l’origine dei prodotti e la qualità della lavorazione, sono pienamente condivisibili e vanno nella direzione di tutelare un importantissimo settore dell’economia Regionale, l’agroalimentare, che ha reso la Regione Toscana famosa in tutto il mondo;
· Preso atto della richiesta avanzata dagli stessi agricoltori di adesione da parte del Sindaco e del comune alle loro iniziative di sensibilizzazione sul tema;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

Ad aderire alla mobilitazione promossa da Coldiretti per fine Novembre per la valorizzazione e la tutela dei prodotti agroalimentari Toscani.

mercoledì 22 ottobre 2008

SCANDICCI: 88.000 Euro per i fondi per la non autosufficienza, 1.000.000 di Euro per le piante grasse della tramvia

L’amministrazione comunale ha reso pubblici i contributi erogati nel 2008 a favore delle famiglie con anziani non autosufficienti e/o con minori diversamente abili: 88000 Euro in tutto suddivisi tra 110 famiglie, per lo più con interventi “una tantum” ( come ricoveri di 30 giorni in RSA o generici contributi per l’estate) che certamente alleggeriscono le difficoltà ma non rappresentano una reale e duratura soluzione dei drammatici problemi di queste famiglie. Sarebbe pure apprezzabile, se non venissero in mente altre spese recentemente avallate dall’amministrazione comunale per questioni ben meno prioritarie: su tutte la scelte di addobbare le rotaie della tramvia con piante grasse che in totale costeranno oltre il milione di Euro e al metro quadro 58 Euro.

Andando nello specifico della ripartizione dei fondi per la non autosufficienza, se si considera che alle 37 famiglie con anziani non autosufficienti a carico sono andati in media 246 Euro (9079 Euro diviso 37, appunto) a titolo di assistenza diretta, significa che le suddette famiglie hanno percepito dal comune in media l’equivalente della spesa sostenuta per 4,3 mq di piante grasse. Ma i paragoni potrebbero sprecarsi: 88.000 Euro è una cifra inferiore allo stipendio lordo di un solo anno di un solo dirigente del Comune di Scandicci; 88.000 Euro è una cifra quasi identica a quanto speso dal comune pochi anni fa per l’acquisto di 20 vasi con relativa alberatura che oggi arredano via Donizzetti; 88.000 Euro è una cifra inferiore a quanto speso per l’ultimo palinsesto di spettacoli estivi svolti in città; 88.000 euro è una cifra inferiore a quanto speso per l’apertura e la gestione dello spazio giovani cosiddetto “Gingerzone”, aperto per alcuni anni e poi improvvisamente chiuso nel mezzo di questa estate. Dal comunicato del comune apprendiamo anche che 11 famiglie in graduatoria resteranno senza contributo: visto che purtroppo gli errori del passato non si potranno correggere, si abbia il buon senso almeno di integrare il fondo destinato alle non autosufficienza, magari tagliando qualche spesa meno prioritaria, facendo sì che tutte le famiglie che hanno fatto domanda possano ottenere il contributo. In un momento di difficoltà economica come quello attuale è impensabile continuare a spendere soldi pubblici in opere di design urbano, forse piacevoli ma superflue, per poi risparmiare sui servizi alla persona, soprattutto se si parla delle fasce più deboli, come la famiglie con persone non autosufficienti.


Il Vicepresidente Provinciale AN
Il Consigliere Comunale AN verso il PdL

Giovanni Bellosi

venerdì 17 ottobre 2008

SCANDICCI, CITTADINANZA ONORARIA A ROBERTO SAVIANO

Ho presentato oggi un ordine del giorno in Consiglio Comunale richiedente il conferimento della cittadinanza onoraria allo scrittore e giornalista Roberto Saviano, che, a causa della sua coraggiosa attività di denuncia contro il potere criminale della camorra, da tempo vive sotto scorta ed è stato ripetutamente oggetto di minacce di morte – minacce che purtroppo recentemente hanno trovato riscontro nelle rivelazioni di un pentito già appartenente al sistema camorristico.

Le istituzione pubbliche di tutta Italia, grandi e piccole, dal Nord al Sud, non possono in queste ore restare indifferenti come se il problema non riguardasse tutti, soprattutto è impensabile lasciare solo chi ha avuto il coraggio di denunciare, consapevole di mettere a repentaglio la propria stessa vita. Occorre invece dare forza a questi esempi, incoraggiarne altri: soltanto con la denuncia e la cultura della legalità è possibile debellare questi drammatici fenomeni. In quest’ottica mi auguro che la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria a Roberto Saviano possa essere non soltanto approvata all’unanimità ma sottoscritta da tutti i gruppi politici. Le istituzione e i partiti devono dimostrare nella lotta alla criminalità condivisione, determinazione e unità di intenti, senza differenziazioni o sbavature.

Scandicci, 16/10/08

Il vicepresidente provinciale AN
Il consigliere comunale AN verso il PdL

(Giovanni Bellosi)

testo ordine del Giorno:

Al Presidente del
Consiglio Comunale
Di SCANDICCI


Ordine del Giorno per conferire la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che il giovane scrittore e giornalista Roberto Saviano, autore del libro “Gomorra”, importante opera di denuncia contro il potere economico/militare della camorra, vive da 24 mesi sotto scorta a causa delle numerose minacce di morte ricevute;
Considerato che pochi giorni fa un collaboratore di giustizia, già appartenente alla camorra, ha dichiarato che esiste un piano per assassinare Saviano entro la fine dell’anno;
Rilevato che a seguito di questi fatti Saviano ha annunciato di voler lasciare l’Italia;
Considerato doveroso solidarizzare e dimostrare la propria vicinanza nei confronti di Roberto Saviano e più in generale verso tutti i cittadini che coraggiosamente denunciano e sfidano i poteri delle criminalità organizzate, senza piegarsi ai meccanismi perversi e criminali che ne determinano lo strapotere economico e militare;
Considerato doveroso inoltre, da parte di ogni istituzione pubblica, dimostrare pubblicamente con forza la suddetta vicinanza e sensibilità ai temi della legalità e della lotta alla criminalità, al fine di isolare gli atteggiamenti criminali e al contrario sostenere il più possibile la legalità, senza lasciare soli i cittadini che hanno avuto il coraggio di ribellarsi e denunciare, mettendo a repentaglio la loro stessa vita;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

A conferire la cittadinanza onoraria di Scandicci a Roberto Saviano, in segno di solidarietà, riconoscenza e piena condivisione rispetto alla sua opera di denuncia contro il sistema criminale della Camorra;
A dare il massimo risalto pubblico a questa iniziativa.


Scandicci, 17.10.08

Il consigliere comunale
(Giovanni Bellosi)

giovedì 16 ottobre 2008

A quando il promesso giardino di Scandicci alto?


INTERROGAZIONE URGENTE SULLE ABITAZIONE DI NUOVA COSTRUZIONE E SUL NUOVO VERDE PUBBLICO DI SCANDICCI ALTO.

· Preso atto che il Comune di Scandicci nel 2003 ha venduto tramite asta pubblica l’immobile di sua proprietà, denominato ex- Impronta e precedentemente adibito a magazzino comunale, posto in Via di Scandicci Alto;
· Considerato che, a seguito di detta asta l’immobile è stato aggiudicato da una nota azienda di costruzioni edili e che nel 2004, sull’area in oggetto è stato approvato un progetto unitario per la realizzazione di 115 appartamenti, box auto, impianti sportivi e un parco pubblico di 10.000 mq che doveva essere trasferito gratuitamente al comune e gestito per un anno dal realizzatore in qualità di opera di urbanizzazione;
· Rilevato che l’intervento edilizio, così come il parco pubblico, risultano essere completamente terminati da oltre un anno e che le abitazioni sono già abitate;
· Rilevato che il parco risulta essere ancora non aperto al pubblico nonostante sia perfettamente completato da molto tempo e corredato perfino di giochi per bambini e panchine;


SI INTERROGA IL SINDACO, PER SAPERE



Perché un parco pubblico che deve essere a disposizione della collettività risulta essere terminato da un anno e ancora oggi chiuso al pubblico;
Se la proprietà dell’area verde è stata effettivamente trasferita all’amministrazione, come stabilito da convenzione tra comune e soggetto attuatore al momento dell’approvazione del progetto unitario, se sono stati effettuati o meno i collaudi che erano previsti;
Scandicci, 10/10/08


Il Consigliere AN verso il PdL
Giovanni Bellosi

venerdì 26 settembre 2008

Tram in mostra alla fiera, quanto ci costa? Interrogazione urgente al Sindaco

Davvero la Tramvia non finisce proprio mai di stupirci. Ora apprendiamo che in occasione della tradizionale Fiera di Scandicci, evidentemente trasformata quest’anno in evento di campagna elettorale elettorale, verrà messo in mostra l’intero Tram di 32 mt., per mostrare l’efficienza dell’amministrazione in vista delle prossime elezioni. Peccato però che si ometta di informare, nella stessa occasione, i cittadini anche degli anni di ritardo rispetto alle previsioni e il costo mastodontico dell’opera, 244 milioni di euro (contro i 220 previsti inizialmente) solo per la linea 1, in base all’ultimo conteggio effettuato a Maggio. Ma, a proposito di costi, quanto costerà mettere in mostra il tram Sirio? A quando ci è dato sapere l’operazione sarà molto complessa: il tram sarà assemblato intero nello stabilimento Anselmo Breda di Pistoia, e da lì trasportato con la dovuta scorta dei trasporti speciali e con l’impiego anche della polizia municipale di Scandicci (ma non sarebbe più utile impiegare gli agenti nel difficile ruolo di gestire il traffico congestionato della fiera?) fino al deposito di Vingone, per poi trainarlo successivamente fino al centro della fiera. E pertanto, come già accaduto per le piante grasse, temo che fra manodopera, trasporti e costi vivi anche questa bella trovata abbia costi superiori a quanto si possa immaginare. Per avere informazioni dettagliate presenterò nei prossimi giorni un’interrogazione urgente al Sindaco.

Giovanni Bellosi

giovedì 25 settembre 2008

"PIANTATELA" raccolta firme al via sabato 4 Ottobre

Si avvisa che la raccolta firme di protesta contro la spesa di oltre un milione di Euro per le piante grasse collocate lungo i binari della tramvia inizierà sabato 4 Ottobre al mercato di Scandicci e, per motivi organizzativi, non il 27 Settembre come recedentemente annunciato. Presto sarà on line il volantino e il testo della petizione! Grazie, GB

martedì 23 settembre 2008

RSA DI SCANDICCI, RITARDI DI 4 ANNI. PERCHE’ NON E’ ANCORA OPERANTE? MOZIONE PER CHIEDERNE L’IMMEDIATA APERTURA

L’edificio in Via Vivaldi che dovrebbe ospitare la Residenza Sanitaria Assistita di Scandicci è ormai costruito e completato da tempo e ancora oggi inspiegabilmente non funzionante. Ho ricercato fra i tanti annunci trionfalistici pubblicati negli anni sull’organo ufficiale del Comune di Scandicci, il periodico Città Comune Notizie, e sono emersi ritardi notevoli sulle previsioni di fine lavori: nel 2002 si annunciava la fine lavori per il 2004, tanto per citare una delle tante mancate promesse dell’amministrazione. Al di là del fatto che i lavori sono stati completatati nel 2008 e non nel 2004, oggi appare inspiegabile il perché, a lavori ultimati, Comune di Scandicci, Società della Salute e Asl non rendano la struttura operante, vista la grande esigenza in città di posti in RSA per anziani e di ambulatori più moderni ed efficienti. Oggi i cittadini si vedono costretti a rivolgersi a strutture fuori comune, spesso anche molto lontano e anche a caro prezzo, per l’assistenza assistita dei propri cari, mentre sul territorio comunale esiste una strutturare inoperante e per giunta realizzata con soldi pubblici (nel 2000 furuno stanziati dal Comune 11 miliardi delle vecchie lire), provenienti dalle stesse tasse dei cittadini. Per questi motivi ho presentato un Ordine del Giorno in Consiglio Comunale per capire i motivi di tutti questi ritardi, dell’inattività della struttura ma soprattutto per chiedere al sindaco e alla Giunta che la RSA sia operativa e al servizio dei cittadini entro la fine dell’anno.
Giovanni Bellosi

Al Presidente del Consiglio
Comunale di Scandicci
SEDE
ORDINE DE GIORNO SULLA MESSA IN FUNZIONE DELLA R.S.A. DI SCANDICCI


IL CONSIGLIO COMUNALE

Rilevato che la costruzione dell’edificio destinato alla Residenza Sanitaria Assistita di Scandicci, risulta essere ormai da tempo completata ma ancora oggi l’RSA è inspiegabilmente non operante;
Rilevato, da articoli pubblicati nel corso degli anni dall’organo di informazione ufficiale del Comune di Scandicci, Città Comune Notizie, che:

  1. “RSA, la Giunta approva il progetto – costo dell’opera 11 miliardi (lire)” Città Comune – Novembre 2000;
  2. “L’impresa apre il cantiere.. Il termine dei lavori e la consegna dell’opera sono previsti per la fine del 2004.” (aprile 2002);
  3. “Tra un anno circa il presidio sanitario che attualmente si trova in via Rialdoli si trasferirà in via Vivaldi, nello stesso edificio in fase di ultimazione che ospiterà la Residenza sanitaria assistita per gli anziani non autosufficienti. Per consentire lo spostamento i posti in Rsa inizialmente diminuiranno da 60 a 40, ma grazie ad un ampliamento già in progettazione dell’edificio le disponibilità tagliate saranno recuperate; il trasferimento consentirà un miglioramento dei servizi e degli ambienti, una ottimizzazione delle risorse oltre ad un notevole risparmio per l’Azienda sanitaria, dal momento che l’affitto annuale dell’attuale sede è di 380 mila euro. L’operazione, già nel programma della Società della salute, è stato formalizzato dalla Asl con una delibera e dal Comune… (ottobre 2007), nello stesso articolo un dirigente dell’asl spiega che: “Abbiamo l’obiettivo di procedere con il trasferimento senza allungare i tempi””;
  4. RESIDENZA SANITARIA ASSISTITA I lavori di costruzione della nuova struttura sono in fase di conclusione. È necessario che le funzioni della nuova Rsa siano rivolte al territorio: la struttura rappresenterà il centro di erogazione dei servizi domiciliari e territoriali, oltre a svolgere funzioni differenziate al suo interno, di carattere diurno e residenziale. (ottobre 2006);


Preso atto dalle fonti ufficiali sopraccitate che l’apertura della struttura risulta essere in grande ritardo rispetto alle previsioni e agli annunci fatti nel corso degli anni;

Considerata la grande importanza per la città di Scandicci dell’apertura della struttura sanitaria attesa da tantissimi anni;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

A spiegare in Consiglio Comunale i motivi per i quali ancora oggi la Residenza Sanitaria Assistita non è entrata in funzione e perché i lavori hanno incontrato così tanti ritardi;

A mettere in atto tutte le iniziative possibili, anche nei confronti di Asl e di società della Salute, affinché la RSA sia operativa entro il 31/12/2008.

Il Consigliere Comunale AN verso il PdL
(Giovanni Bellosi)

martedì 16 settembre 2008

TRAMVIA, UN MILIONE DI EURO PER LE PIANTE GRASSE. AL VIA “PIANTATELA!”, L’INIZIATIVA DI PROTESTA E RACCOLTA FIRME

Dopo i primi clamori suscitati dalla notizia e dalle immagini delle piante grasse piantate lungo i binari della tramvia, sono stati resi pubblici i costi dell’opera. In tutto, tra Firenze e Scandicci, si parla di oltre un milione di Euro. Oltre 58 euro al metro quadro tra acquisto e posa in opera per coprire circa 2 km e mezzo di tracciato. Finalmente finirà l’equivoco: quando non ci saranno soldi nelle casse pubbliche per i servizi alla persona, per gli anziani, per gli asili non potranno più venire a dirci che è colpa di Berlusconi e del taglio dell’Ici. Se mancano i soldi nelle casse per i servizi alla persona è soprattutto perché le amministrazioni decidono di spenderli diversamente, acquistando piante grasse per un milione di euro, ad esempio. Piante grasse che, a detta di alcuni esperti del settore –si è già espresso pubblicamente in questa direzione il responsabile dell’area tecnica della cooperativa di Legnaia- potrebbero non resistere alle forti gelate invernali. Per questi motivi sto organizzando una campagna di raccolta firme di protesta, una lettera dei cittadini indirizzata al Sindaco che potrà essere sottoscritta da tutti quelli che ritengono questa spesa sproporzionata e non in linea con il rigore e i tagli alle spese che tutte le pubbliche amministrazioni sono chiamate a effettuare in questa particolare momento econimico difficile. La prima uscita dell’iniziativa sarà per il sabato 27 settembre al mercato di Scandicci e, non a caso, questa campagna di sensibilizzazione si chiamerà PIANTATELA!.

Giovanni Bellosi

sabato 13 settembre 2008

COMMISSIONE SU FRANA DI GIOGOLI, PER AUTOSTRADE ERA IMPREVEDIBILE. ALTRE CURIOSE SPIEGAZIONI SULL’ACCADUTO

Imprevedibilità. Questa l’unica spiegazione che Autostrade per l’Italia Spa ha dato alla commissione consiliare competente appositamente convocata ieri, relativamente al crollo della collina di Giogoli durante gli scavi per la realizzazione della nuova galleria del Melarancio. Di fronte alle nostre insistenti richieste sulle cause dell’accaduto –in particolare abbiamo più volte chiesto se la frana era riconducibile ad errori di valutazione al momento della progettazione e degli studi di fattibilità oppure se erano emerse responsabilità della ditta esecutrice- l’unica risposta è stata appunto che l’evento era assolutamente imprevedibile. Preferivamo di gran lunga che fossero identificate le cause, come doveroso, che eppure da qualche parte ci dovranno pur essere. Se l’evento è così imprevedibile e può sfuggire ad ogni controllo potrà, evidentemente, con la stessa imprevidibilità, riaccadere in ogni luogo e momento dei lavori. Certo non una bella prospettiva per il territorio.
Altre notizie curiose sono emerse durante la riunione: nonostante che in passato si fosse garantito l’andamento continuo dei lavori, 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, il cantiere è stato chiuso per ferie dal 9 al 18 Agosto, proprio prima del crollo. Una coincidenza? La Pieve di Giogoli? Non è fra gli immobili giudicati sensibili da Autostrade in quando non abbastanza vicina ai lavori autostradali. Il cantiere del Galluzzo – Le Bagnese? Fermo perché i lavori sarebbero in anticipo rispetto alle previsioni. Però anche lì c’è stato qualche problema con abitazioni private. Alla fine, pressato dalle domande dei commissari, il dirigente di autostrade,in riferimento alla frana, ammette che forse una diversa profondità dei micropali –6 mt rispetto ai 9 mt come erano collocati al momenti della frana -sarebbe stata forse più efficace.
Vista l’assoluta assenza di veri chiarimenti come invece attendevamo, abbiamo provveduto a richiedere all’amministrazione comunale copia dei verbali e /o eventuali relazione che la Asl dovrebbe aver fatto a seguito dei sopralluoghi effettuati per capire se finalmente potranno emergere realmente le cause dell’accaduto e conseguentemente poter finalmente mettere in sicurezza il cantiere rendendo prevedibili e controllabili eventuali difficoltà e rischi nel proseguo dei lavori. Nel consiglio comunale chiederemo spiegazioni anche sul perché l’amministrazione, che era al corrente dei fatti dal 22 Agosto, non abbia provveduto ad informare come doveroso il consiglio comunale, organo rappresentativo di tutta la città, che invece ha appreso la notizia grazie agli articoli di stampa del 29 Agosto.

Giovanni Bellosi
Enrico Meriggi

lunedì 8 settembre 2008

PALAZZACCIO VENDUTO, RISULTATO STRAORDINARIO DEL GOVERNO

Il Governo Berlusconi ha risolto in 100 Giorni lo scandalo del Palazzaccio, dopo che per ben 15 anni nessun altro Governo, nonostante le tante promesse, era mai riuscito a far niente. Credo che il fatto si commenti da solo: secondo quando riportato dal quotidiano La Nazione, il tentativo di vendita è andato a buon fine e ci sarebbe una –o forse due- proposte d’acquisto per l’immobile di Scandicci. Così facendo si sono ottenuti più risultati in un solo colpo: restituire una funzione ad un immobile realizzato con soldi pubblici e lasciato poi lì inutilizzato per 15 lunghissimi anni e trasformatosi in un vergognoso monumento allo spreco; recuperare, con la vendita, almeno parte dei soldi spesi inutilmente per la sua realizzazione per poterli reinvestire in cose utili ai cittadini, magari sullo stesso territorio sede dello scempio; creare occasione di produzione e lavoro nel territorio di Scandicci, che negli ultimi anni ha visto, per ragioni diverse, la chiusura di stabilimenti storici quali Matec e Ciatti. Mi auguro che il Sindaco intanto vorrà prendere contatti con Fintecna, organo del Ministero delle Finanze che ne ha curato la vendita, e con la società acquirente affinchè anche l’amministrazione comunale possa fare la sua parte per facilitare al massimo l’operazione di riutilizzo del Palazzo delle Finanze.

Se effettivamente le notizie trapelate sulla stampa risulteranno confermate si tratta di un fatto storico e straordinario.

Grazie a quest’iniziativa del Governo il Comune di Scandicci potrà probabilmente beneficiare anche dal 15 % degli introiti, una somma estremamente considerevole, come da una convernzione siglata nel 2003 dall’allora Sindaco Doddoli, sempre con un governo di centrodestra: se nel frattempo tale acordo non è stato revocato, ma nessuna comunicazione in consiglio comunale è mai intercorsa in tal senso, dovrebbe ancora essere valido. Anche in questo caso mi auguro che l’attuale Sindaco vorrà far valere le ragioni di quella convenzione nei confronti di Fintecna.

Il vicepresidente provinciale AN
Il Consigliere Comunale An verso il PdL
Giovanni Bellosi

giovedì 4 settembre 2008

TRAMVIA, L’ULTIMA TROVATA: PIANTE GRASSE SUI BINARI






La Tramvia non finisce mai di stupirci, purtroppo sempre in negativo. Tanto per fare lievitare ancora di più le spese di realizzazione, che ormai superano i 230 milioni di euro soltanto per la tratta Firenze-Scandicci, le amministrazioni locali hanno avuto un’altra bella trovata: decorare le rotaie con piantine grasse. Non si tratta di uno scherzo o di un’ipotesi: la posa in opera è già iniziata a Scandicci, impiegando diverso personale che passa intere giornate a sistemare queste piante lungo tutto l’asse tramviario. Pare che questa decorazione sarà apposta per tutto il tracciato. Le perplessità sull’iniziativa sono evidenti: quanto è costato acquistare centinaia di migliaia di piantine (immaginate quante ne occorreranno per coprire chilometri e chilometri di sede tramviaria con piantine microscopiche) e quanto costerà di mano d’opera per la posa? Resisteranno allo sfrecciare della Tramvia? Resisteranno al freddo dell’inverno e al caldo torrido dell’estate di Firenze? Nel corso degli anni, crescendo, non potranno essere rappresentare un potenziale ostacolo al funzionamento del Tram? Occorrerà una manutenzione, chi se ne occuperà? Il risultato estetico è davvero adatto alle strade fiorentine e scandiccesi? Sono tutte domande che porrò al Sindaco di Scandicci in una prossima interrogazione urgente. In attesa di risposte, mi auguro nel frattempo che chi ha promosso la Tramvia non vorrà rispondermi dandomi lezioni di ambientalismo: per fare la tramvia sono stati abbattuti alberi secolari e monumentali come quelli dello Statuto, il cambio con le piantine grasse non mi sembra proprio alla pari. Per gli stessi motivi mi auguro anche che chi insiste nel voler far passare rotaie e tram dal Duomo non mi accusi di non intendermene di design urbano…

Il Vicepresidente Provinciale AN
Il Consigliere Comunale AN verso il PdL

Giovanni Bellosi

lunedì 1 settembre 2008

FRANA DI GIOGOLI, ACCOLTA LA MIA RICHIESTA: RELAZIONE DEL SINDACO DI SCANDICCI IN CONSIGLIO COMUNALE IL 16.09.

Il Presidente del Consiglio Comunale di Scandicci, Pasquale Porfido, ha accolto tempestivamente la mia richiesta di porre all’ordine del giorno del Consiglio la grave situazione ambientale venutasi a creare nella collina di Giogoli a seguito della frana dovuta ai lavori della terza corsia autostradale in quella zona. La relazione del Sindaco, seguita dalle domande e dalle considerazioni del Consiglio, avrà luogo il 16 settembre. Nel frattempo su imput dello stesso Porfido si riunirà anche la commissione competente con l’ausilio di tecnici di Autostrade Spa. In consiglio chiederò di nuovo all’amministrazione le cause della frana, di monitorare con propri tecnici la situazione attuale e cosa intenda fare per garantire al massimo la salvaguardia della collina, con particolare riferimento alla stabilità della pieve e delle abitazioni circostanti e di aggiornare periodicamente il Consiglio sull’evolversi della situazione. Come preannunciato nei giorni scorsi, chiederò anche che detto monitoraggio venga effettuato anche in tutte le altre zone della città –o di immediato confine- interessate al passaggio della terza corsia autostradale, con particolare riferimento all’altro delicato tunnel, quello di congiungimento tra Le Bagnese e il Galluzzo. Anche se la mia richiesta era finalizzata ad un consiglio comunale straordinario interamente dedicato, e non ad una mera iscrizione all’ordine del giorno del cosniglio ordinario, non posso che ringraziare la Presidenza del Consiglio per aver soddisfatto la mia richiesta. Ecco il testo della conferma inviatomi oggi dal Presidente Porfido: “In merito alla tua richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale, ti comunico che è già in programma un Consiglio Comunale per il16/09/08. Durante tale Consiglio, nelle comunicazioni, il Sindaco darà ampia informazione sulla questione di Giogoli, durante tale riunione i Consiglieri potranno intervenire e fare domande.Nel frattempo ho incaricato i Presidente della II° Commissione di convocare una seduta ed invitare i Dirigenti di Autostrada e Progettisti, per capire meglio cosa è successo.Distinti saluti.Pasquale Porfido”


Il Consigliere Comunale An verso il PdL
Il VicePresidente Provinciale AN
(Giovanni Bellosi)

sabato 30 agosto 2008

LAVORI TERZA CORSIA, SI VERIFICHI ANCHE LA SITUAZIONE DEL TUNNEL DEL GALLUZZO – LE BAGNESE






A seguito di quanto accaduto sulle colline di Giogoli a causa dei lavori della terza corsia autostradale, ritengo indispensabile che il comitato tecnico di garanzia costituitosi per verificare le cause del crollo della collina, sia utilizzato anche per verificare la situazione dell’altro tunnel, quello di congiungimento tra Galluzzo e Le bagnese. Per questo motivo presenterò un interrogazione al Sindaco di Scandicci al prossimo consiglio comunale. Infatti anche quei lavori hanno inciso su una zona altrettanto delicata, anche lì gli scavi sono avvenuti a molti metri di profondità e al di sotto di numerose abitazioni ed è pluasubile che siano state utilizzate le stesse tecniche di scavo e gli stessi studi di fattibilità, considerato che anche quelle opere fanno parte degli stessi lavori di ampliamento della terza corsia autostradale e sono stati realizzati della stessa ditta esecutrice. Senza voler fare allarmismi ma appare quanto meno opportuno verificare la sicurezza e la stabilità anche di quella collina, anche per tranquillizzare e rassicurare i molti abitanti della zona. Oltrettutto sono presenti da molti mesi vere e proprie montagne di materiali inerti derivanti dallo scavo accatastate al fianco della “vecchia” via de Le Bagnese e ai piedi delle colline: nell’interrogazione chiederò al Sindaco che quel materiale sia tolto da lì e smaltito quanto prima. Inoltre sarebbe importante capire, qualora come auspicabile non sussista alcun pericolo, quando quei lavori saranno effettivamente terminati –dato che le opere più importanti, come il tunnel sono state completate da tempo- e quando sarà aperta la nuova viabilità: allo stato attuale è difficile capire se i lavori siano in linea con le previsioni o se il cantiere abbia incontrato delle difficoltà. Anche per questi motivi è indispensabile una seduta del consiglio comunale in merito ai lavori autostradali sul territorio, come ho già chiesto all’indomani della frana di Giogoli e sulla quale richiesta ancora non ho avuto riscontri precisi dall’amministrazione comunale.


Il Vicepresidente Provinciale AN
Il Consigliere Comunale An verso il PdL
(Giovanni Bellosi)

giovedì 28 agosto 2008

FRANA DELLA COLLINA, L’ENNESIMO SCEMPIO DI GIOGOLI. INDISPENSABILE UN CONSIGLIO COMUNALE URGENTE E STRAORDINARIO DI SCANDICCI

Il recente crollo verificatosi durante i lavori per la nuova galleria del Melarancio non è che l’ennesimo scempio ambientale al quale è stata sottoposta la splendida collina di Giogoli, a causa di scelte amministrative scellerate.
Ancora oggi infatti l’orribile elettrodotto ad alta tensione, installato con il parere positivo delle amministrazioni locali di sinistra del passato, è lì a deturpare pesantemente il paesaggio, nonostante tutti gli annunci in pompa magna e gli impegni solenni delle amministrazioni locali che si sono susseguiti nel corso degli anni che promettevano una immediata rimozione e sostituzione.
Come se questo non bastasse, oggi uno dei luoghi simbolo della bellezza delle colline fiorentine conosciuto in tutto il mondo, Giogoli, è stato sottoposto ad un crollo della sua collina di notevoli dimensioni a causa dei mastodontici lavori legati alla terza corsia che hanno impegnato pesantemente quella zona.
Probabilmente è stata sottovalutata in sede locale l’invasività e l’entità dei lavori dell’opera, peraltro dalla dubbia utilità finale, proprio in relazione alla particolare delicatezza della zona.
E’ curioso che l’amministrazione comunale di Scandicci parli continuamente di tutela e valorizzazione delle colline, anche in relazione ad un possibile sviluppo dell’attività turistica, e poi abbia avvallato nel corso degli anni opere che andavano nella direzione opposta.
Per questo ritengo indispensabile la convocazione di un consiglio comunale straordinario sulla situazione di Giogoli, affinchè il Sindaco relazioni in merito al reale futuro dell’elettrodotto con date certe per la sua eliminazione e sulla recente frana della collina, per capire quali saranno i tempi di blocco del cantiere, se sarà possibile realmente portare a termine i lavori magari con delle varianti che potranno mettere in sicurezza la collina, sul futuro dei lavoratori posti in cassa integrazione a seguito della frana e che ingiustamente pagano gli errori di scelte altrui.
Nel frattempo mi auguro che il Comune di Scandicci non si limiti a un paio di telefonate o lettere alla società autostrade e alla ditta appaltatrice, come annunciato oggi sulla stampa, ma piuttosto che si attivi immediatamente per verificare con propri tecnici il reale stato della collina per scongiurare il pericolo di altre frane e rassicurare i tanti residenti della zona, legittimamente da tempo preoccupati per i lavori.

Il Vicepresidente Provinciale AN
Il Consigliere Comunale An verso il PdL
Giovanni Bellosi

venerdì 1 agosto 2008

SCANDICCI, SECONDO L’ISTAT E’ SOTTO I 50.000 ABITANTI


Dichiarazione stampa del VicePresidente Bellosi (AN)
BELLOSI: COLPA DI UNA POLITICA CHE ALLONTANA I GIOVANI DALLA CITTA’

Nonostante che il Comune insista a pubblicare sul sito internet i dati dei residenti aggiornati soltanto fino al 2001, quando gli abitanti di Scandicci risultavano essere ancora più 50.000, i veri ultimi bilanci demografici Istat parlano chiaro: Scandicci, secondo i dati on line dell’azienda di rilevazioni, è stabilmente sotto i 50.000 abitanti da diverso tempo, almeno dal 2006. Anche l’enciclopedia on line wikipedia riporta dati simili. Ho provato a verificare il numero esatto dei residenti risultante ad oggi presso gli uffici anagrafici del Comune tramite una richiesta ufficiale: mi sono stati forniti dati parziali, quelli degli elettori, per presunti motivi di privacy e per tanto non mi è stato possibile verificare i dati in possesso del Comune. Quindi ho provveduto a presentare una interrogazione al Sindaco sull’argomento.
La vicenda propone più riflessioni: il tema dell’informazione istituzionale del comune, che dovrebbere essere aggiornata e corretta, mentre in questo caso propone dati vecchi di comodo. Lo spopolamento costante di Scandiccci, a favore di altri comuni della provincia fiorentina e soprattutto da parte di giovani, a causa dei costi inaccessibili delle abitazioni ma anche delle poche occasioni di lavoro in città. Le eventuali necessarie modifiche allo “status” del comune, ad oggi considerato oltre i 50.000 abitanti: le leggi in materia di Enti locali differenziano per alcuni aspetti, tra i quali ad esempio l’indennità del Sindaco e della Giunta i comuni sopra da quelli sotto i 50.000 abitanti. Un sindaco di un Comune sotto i 50.000 abitanti guadanga 1.300 Euro circa in meno al mese di un collega di un comune sopra i 50.000 residenti. E, non ultimo, il futuro della città, soprattutto in relazione al regolamento urbanistico che prevede un implemento a 55.000 abitanti: sarà effettivamente realizzabile visto l’andamento negativo? Per questi quesiti ho chiesto al Sindaco di fornire in consiglio comunale i dati anagrafici esatti, ma soprattutto quali politiche sociali intenda adottare per porre fine allo spopolamento e rispettare il Regolamento urbanistico appena approvato.

Il Vicepresidente provinciale AN
Il Consigliere Comunale An verso il PdL
Giovanni Bellosi

Al sig. Sindaco
Comune di Scandicci
SEDE

INTERROGAZIONE URGENTE SUL NUMERO ATTUALE DEGLI ABITANTI DI SCANDICCI

1. Rilevato Che il sito ufficiale del Comunedi Scandicci, sotto la voce “popolazione”, riporta quali ultimi dati relativi al numero di abitanti quelli del censimento 2001, secondo i quali Scandicci è composta da 50.136 abitanti, a differenza di molti altri comuni limitrofi, che riportano dati aggiornatissimi;
2. Rilevato invece che la cosiddetta enciclopedia libera on line wikipedia parla di 49.596 abitanti, facendo riferimento al bilancio demografico 2007 prodotto dall’Istat;
3. Rilevato dal sito internet dell’Istat http://demo.istat.it/che gli ultimi dati prodotti parlano in realtà di 49433 abitanti secondo la voce popolazione residente anno 2007 (al 1 Gennaio) e di 49562 abitanti secondo l’ultimo bilancio diffuso il 3 Luglio del corrente anno e relativo alla situazione al 31 Dicembre 2007;
4. Preso atto che rispetto ad una richiesta dello scrivente effettuata per iscritto presso l’ufficio anagrafe tesa ad ottenere copia dell’elenco residenti aggiornato presso il Comune di Scandicci è stato fornito per ragioni di privacy soltanto l’elenco degli elettori e pertanto risulta impossibile verificare quanti residenti risultano ad oggi presso gli uffici anagrafici del Comune di Scandicci;
5. Ribadito che il continuo spopolamento della città è dovuto principalmente ai costi inaccessibili delle abitazioni, che obbligano soprattutto i giovani a migrare in altri comuni dell’interland fiorentino alla ricerca di zone economicamente più accessibili;
6. Rlilevato che il regolamento Urbanistico approvato è calibrato su un’idea di ampliamento della popolazione a 55.000 unità;

SI INTERROGA La S.V. Il SINDACO PER SAPERE:

· Perché il sito del Comune è fermo ai dati anagrafici del 2001, a differenza, ad esempio, di Empoli, Signa, Sesto Fiorentino che presentano dati aggiornatissimi;
· Quanti sono realmente gli abitanti di scandicci ad oggi;
· Nel caso in cui siano meno di 50.000, se non intenda avviare tutte le necessarie procedure per rivedere lo status del comune, in base ai diversi ordinamenti previsti fra comuni inferiori/superiori ai 50.000 abitanti;
· Quali misure sociali intende promuovere per evitare il continuo spopolamento che impoverisce la città e allontana i giovani;
· Visto l’andamento negativo, se ritiene realmente realizzabili le previsioni contenute nel regolamento urbanistico che parlano di un ampliamento della città a 55.000 abitanti e come pensa poter invertire la tendenza.
Il Consigliere An verso il PdL
(Giovanni Bellosi)


venerdì 18 luglio 2008

SCANDICCI, PROJECT FINANCING: IN SVENDITA IL CENTRO DELLA CITTA’

DICHIARAZIONE STAMPA DEL VICEPRESIDENTE BELLOSI (AN)

Per 30 anni parcheggi a pagamento, pubblicità e auditorium del cosiddetto nuovo centro sarà gestito dai privati. E’ quello che emerge dalla convenzione siglata dall’amministrazione comunale con il raggruppamento di imprese che ha presentato e ottenuto il project financing del progetto Rogers. In sostanza: il comune cedrà gratuitamente le aree antistanti il palazzo comunale ai privati, che in quell’area realizzeranno prevalentemente edilizia privata (case e uffici) e anche qualche funzione pubblica (piazza, fermata della tranvia, auditorium, parcheggi) -sui 31.000.000 di euro di investimento previsti, 20 milioni circa serviranno per l’edilizia privata, 11 per gli spazi pubblici, le proporzioni sono abbastanza chiare; anche dalla tempistica emerge la stessa priorità: le case saranno pronte a Gennaio 2011, la nuova piazza e la stazione della tranvia soltanto nel marzo 2012 . E proprio in funzione della pubblica utilità, nessun contributo per il rilascio della Concessione di edificare sarà corrisposto dal privato al comune, come diversamente è tenuto a fare un costruttore quando gli è concesso di costruire. Il privato inoltre una volta terminati i lavori, per scelta dell’amministrazione, avrà diritto per 30 anni a gestire e beneficiare dei proventi dei parcheggi a pagamento dell’area (239 posti auto al costo di 1Euro l’ora), degli spazi pubblicitari (60 nuove postazioni, poste anche al di fuori del nuovo centro) e finanche del tanto sbandierato nuovo auditorium (o centro polivalente che dir si voglia: con 20.000 euro annui, il costo di affitto di un appartamento di 4 vani, corrisposti al Comune il privato lo gestirà). Nel frattempo gli sarà stato concesso di realizzare massicce volumetrie di abitazioni, negozi e parcheggi privati. Per spiegarla ancora meglio: i cittadini pagheranno parcheggi, pubblicità e ingresso all’auditorium e i soldi andranno non nelle casse comunali, come dovrebbe succedere, magari per finanziare opere di pubblica utilità, ma a imprese private. Qualcuno penserà: allora le case e i locali commerciali realizzati avranno prezzi d’acquisto o di locazione convenzionati, oppure, almeno, alcuni di essi saranno ceduti al comune per finalità sociali. Questo potrebbe spiegare le agevolazioni ai soggetti attuatori e garantirebbe un vantaggio sociale dell’operazione. Peccato che nella convenzione non c’è traccia di niente di questo, anzi: al soggetto attuatore spetterà la piena proprietà delle abitazioni, dei fondi commerciali e dei parcheggi interrati e quindi potrà porli in vendita o in affitto ai normali quanto inaccessibili prezzi di vendita di mercato. Qualcun altro penserà: il vantaggio è vedere realizzato il moderno e fascinoso centro che l’Arch. Rogers presentò in Consiglio comunale nella scorsa legislatura. Peccato che del primo progetto, fatto di linee d’avanguardia, onde, torri sinuose negli ultimi progetti presentati resti poco o nulla. Il tutto è stato soppiantato da classicissimi edifici squadrati (e anche molto volumetrici), meno fascinosi, ma probabilmente più facili e veloci da realizzare e commercializzare.
Più in generale, quello che emerge dalla convenzione è davvero un forte squilibrio tra il comune e il soggetto attuatore ed una netta sensazione che sia stato svenduto il centro della città. O almeno che più di centro della città sarebbe più pertinente parlare di un grande intervento edilizio privato. Per fare un esempio su tutti: il progetto esecutivo (e quindi definitivo) dell’area sarà realizzato non dal Comune, ma dal privato stesso, e l’amministrazione avrà diritto semmai ad alcune modifiche. Ma chi e cosa e stato tutelato allora in questa convenzione? Sicuramente l’Architetto Rogers che, per “manifestato interesse del concedente” (ovvero l’amministrazione), è garantito dalla convenzione quale incaricato per la progettazione architettonica e artistica. Anche i suoi compensi sono stati dettagliatamente definiti, come risulta dal calcolo sommario di spesa disponibile anche su internet: € 1.696.568,57 per la progettazione architettonica ed € 282.761,43 per la direzione artistica a carico del soggetto attuatore, a cui va aggiunto il milione e passa di Euro già liquidato dal Comune di Scandicci per la progettazione iniziale dell’opera. E intanto cittadini pagheranno per parcheggiare le auto nel nuovo centro…

Il Vicepresidente Provinciale AN
Il Consigliere Comunale AN verso il PdL

Giovanni Bellosi

N.B. Il tutto è perfettamente verificabile sul sito del Comune:
http://www.comune.scandicci.fi.it/project_stazione_centro/

giovedì 10 luglio 2008

Stranieri: residenza soltanto a chi lavora e ha reddito

Il comune di Scandicci dovrebbe emettere la stessa ordinanza prodotta dal sindaco di Montecatini Terme –e da molti altri comuni in tutta Italia- in merito alla regolamentazione della residenza dei cittadini stranieri nel comune. Queste le garanzie richieste all’immigrato dal comune di Montecatini per ottenere la residenza: un reddito minimo che varia in base al numero delle persone a carico; una busta paga da presentare (o il certificato di iscrizione alla camera di commercio per gli autonomi); oltre alla salubrità dell’alloggio di riferimento (spesso si verificano casi di sovraffollamento o di assenza dei requisiti minimi di vivibilità e di igiene delle abitazioni). In ogni caso occorre anche un nulla osta da parte dell’ufficio immigrati del comune.
Queste e altre misure garantiscono indubbiamente un vero controllo sui flussi immigratori nel territorio comunale ma soprattutto una selezione qualitativa: far diventare residente soltanto chi effettivamente lavora e vive in condizioni dignitose significa evitare situazioni di degrado e povertà che inevitabilmente producono poi ghettizzazione e fenomeni di criminalità e viceversa favorire la vera integrazione della immigrazione regolare e positiva. I parametri introdotti poi sono accessibili e minimali: almeno un reddito di 5.142 Euro l’anno e 9 mq. di stanza per ogni persona residente. Nessuna discriminazione sociale quindi, soltanto l’attestazione della indispensabile capacità di auto sostentamento minimo.
Considerato che ormai la sicurezza rappresenta un tema bipartisan nell’ambito delle amministrazioni locali credo che anche le amministrazioni di sinistra debbano e possano prendere in considerazione questo e altri provvedimenti prodotti dall’esperienza di altri enti locali, senza pregiudizi ideologici. Per questo motivo proporrò nei prossimi giorni al sindaco l’emissione di una ordinanza che introduca anche a Scandicci questi parametri per gli stranieri che facciano richiesta di residenza.

Il Vicepresidente Provinciale AN
Il consigliere comunale AN verso il PdL
Giovanni Bellosi

http://iltirreno.repubblica.it/dettaglio/Residenza-solo-con-un-reddito-minimo/1469438?edizione=EdRegionale

mercoledì 2 luglio 2008

Operazione salva-electrolux: dov’è il Comune di Scandicci?Posti di lavoro saranno salvi grazie al dialogo sociale tra le parti

C’è senz’altro da essere entusiasti e orgogliosi per il lavoro che sindacati, istituzioni nazionali e regionali, associazioni di categoria, aziende italiane, ma anche la classe dirigente di Electrolux stessa, stanno mettendo in campo per salvare lo stabilimento di Scandicci e dare un futuro ai 450 operai.
Peccato che l’amministrazione Comunale, dopo aver fatto per mesi opera di demagogia alimentando irrealistiche speranze di mantenimento della produzione electrolux a Scandicci, sia totalmente assente e passiva rispetto a questa attività.
Se ce n’era bisogno le dichiarazioni del Sindaco emerse oggi sulla stampa ce ne danno disperatamente atto: “Siamo in attesa di capire qualcosa di più su quale sarà l’epilogo della vicenda, sarebbe auspicabile anche un approfondimento locale per permettere alle istituzioni di conoscere gli imprenditori in lizza per subentrare”. Come dire, che ne sappiamo noi? Quasi come se il Sindaco apprendesse le cose dai giornali.
D’altra parte quando, come parte politica rappresentante locale della maggioranza nazionale, abbiamo organizzato incontri a Roma con rappresentanti del governo e del parlamento sulla questione Electrolux né il Sindaco né altri rappresentanti della maggioranza comunale hanno mai inteso prenderne parte.
Se avessero agito diversamente oggi ne saprebbero certamente qualcosa in più e il Comune potrebbe avere un ruolo attivo, essere capofila, come dovrebbe, dell’operazione di salvataggio di un grande stabilimento del suo territorio. Lo scenario che si deliena oggi era infatti già chiaro al Ministero del Lavoro alcune settimane fa, a seguito dell’incontro conoscitivo organizzato dal Ministro Sacconi con l’azienda e le parti sociali.

A parte questa grave assenza il quadro resta positivo, e resta difficile non sottolineare che soltanto grazie al dialogo sociale, al forte attivismo e alla collaborazione fra tutti i soggetti in causa, dai sindacati all’associazione degli industriali, dal governo alla Regione, dalla azienda uscente ai potenziali acquirenti una situazione che sembrava disperata può finalmente volgere a buon termine.

Una grande prova di maturità e di efficienza del sistema Italia ma anche la dimostrazione che l’epoca degli scontri sociali, della lotta di classe è finalmente tramontata a favore della cooperazione, del dialogo tra le parti, del comune interesse nazionale. Soltanto con questo tipo di atteggiamento i posti di lavoro possano essere salvati e la produzione italiana può competere nel mercato mondiale globalizzato.

Il VicePresidente Provinciale AN
Giovanni Bellosi

lunedì 30 giugno 2008

Decennale di Linea Spa, festa col catering del Presidente

Ho presentato oggi una interrogazione al Sindaco in merito al decennale di linea Spa, azienda partecipata da Ataf Spa e quindi indirettamente anche dagli Enti Locali. Nell'ambito dei festeggiamenti infatti è stato offerto una cena a tutti i partecipanti dalla stessa società di trasporti.

E a chi ha affidato il servizio Linea Spa? A Villa Viviani, noto catering fiorentino.
Cosa c'è di strano, si domanderà qualcuno?
La presidente di linea spa, Maria Grazia Martignoni, già assessore in quota Ds al Comune di Scandicci nella scorsa legislatura, è titolare di alcune quote societarie del catering Villa Viviani.

Senza addentrarsi in ambiti troppo particolari -ma l'interrogazione dovrà chiarire ogni aspetto della vicenda-, e anche ammesso che il catering sia stato scelto dopo una gara pubblica per il miglior prezzo/servizio offerto, a pari condizioni rispetto agli altri e ammesso che sia stata data a tutti i catering la possibilità di partecipare all’assegnazione del servizio, per il momento mi fermo soltanto a sottolineare l'assoluta inopportunità della scelta. Al Sindaco di Scandicci ho chiesto di esprimersi sulla vicenda e di censurare formalmente detto comportamento, oltre a informare il Consiglio Comunale sulle procedure effettivamente utilizzate da Linea nell'individuazione del catering.

Conosco il presidente di Linea, e conosco la sua correttezza: metta fine a questa brutta vicenda convincendo i suoi soci di Villa Viviani a rinunciare ad ogni compenso per la cena di Linea spa. Diversamente resterà un brutto esempio di gestione delle risorse e dei servizi pubblici e/o di provenienza pubblica e della assoluta assenza di trasparenza che spesso vige nella gestione pubblica di questi territori.

Il VicePresidente Provinciale AN
Il Consigliere Comunale AN-PdL
Giovanni Bellosi



Al Sig. Sindaco
Comune di Scandicci

INTERROGAZIONE URGENTE SULLA FESTA DEL DECENNALE DI LINEA SPA

Rilevato che recentemente si è svolta la festa dei dieci anni di linea Spa, azienda di trasporti partecipata da ataf, e quindi indirettamente anche dal Comune di Scandicci;
Considerato che nell’occasione è stato organizzata una cena per gli invitati;
Preso atto che la cena è stata allestita a cura dal catering Villa Viviani su incarico di Lnea Spa;
Rilevato che nel catering suddetto risulta essere socia Maria Grazia Martignoni, attuale Presidente di Linea Spa;

Si interroga la S.V. il Sindaco per sapere:

Se condivide tale scelta e se la reputa opportuna alla luce dell’evidente conflitto di interesse dato dalla posizione del Presidente Martignoni nell’ambito del catering prescelto;

Se intenda o meno censurare formalmente tale comportamento, chiedendo al contempo dettagliate spiegazioni in merito e informando il Consiglio Comunale sulle procedure che Line Spa ha utilizzato per l’individuazione del catering, in particolare: se è stata effettuata una gara ad evidenza pubblica o una trattativa privata, quanti soggetti sono stati invitati e quanti hanno partecipato; in base a quali valutazioni economico/qualitative è stato scelto il catering in questione.

Il Consigliere Comunale AN verso il PdL
Giovanni Bellosi

giovedì 26 giugno 2008

un po' di rassegna stampa









ecco alcuni degli ultimi articoli usciti sulla stampa...GB

mercoledì 25 giugno 2008

Mai più morti nel lago di scandicci!

Non avrei mai voluto scrivere questo post, o uscire sul giornale sulla morte di un ragazzo non ancora 16enne..Ma le istituzioni devono mobilitarsi per mettere in sicurezza luoghi frequentati dalla popolazione!!!

Gruppo Consiliare
Alleanza Nazionale


Al Sig. Sindaco
Comune di Scandicci



IINTERROGAZIONE


Oggetto: Messa in sicurezza del Lago di S. Zanobi – Verifica della pericolosità delle colline di Scandicci


Preso atto della terribile tragedia occorsa al cosiddetto Lago di S. Zanobi in data 21.06.2008 con la morte di un giovane sedicenne durante una balneazione;

Considerato che, nonostante l’elevata pericolosità, il divieto assoluto di balneazione e l’assenza totale di controlli, anche igienico sanitari, il suddetto lago risulta essere molto frequentato dalla popolazione;

Rilevato che, più in generale, le colline di Scandicci, per la loro indiscutibile bellezza, attraggono molti frequentatori, spesso ignari dei molti pericoli che il bosco e la natura rappresentano


SI INTERROGA LA S.V.


per sapere nel caso specifico del cosiddetto lago di S. Zanobi:
- se intenda, in collaborazione con la proprietà del lago, impedire la balneazione nel lago tramite recinzione o l’apposizione di un cancello all’imbocco del sentiero di accesso del lago;
- in ogni caso, se intenda promuovere un’adeguata campagna di informazione sulla estrema pericolosità e sul divieto di balneazione nel lago con cartellonistica molto visibile apposta in loco, anche con riferimento esplicito alla tragedia del giovane (così come fatto dal Comune di Firenze nei luoghi di incidenti stradali mortali);
- e, più in generale, se intenda promuovere una task force composta dal Corpo di Polizia Municipale, l’Associazione di Protezione Boschiva La Racchetta e la Protezione Civile al fine di verificare quali e quanti siano i luoghi maggiormente pericolosi delle colline di Scandicci abitualmente frequentati e per come si intenda metterli in sicurezza e/o renderli inaccessibili.


Il Consigliere Comunale del Gruppo Alleanza Nazionale

Giovanni Bellosi


Scandicci 23/06/2008

venerdì 20 giugno 2008

Palazzo delle Finanze, finalmente una speranza dal Governo!

Grazie Governo. Dopo 15 anni di inerzia, sprechi, imbarazzi, silenzi il Palazzo delle Finanze di scandicci, tristemente noto come il palazzaccio a causa delle sue vicissitudini, potrà avere un riutilizzo, una funzione. Lo stato, tramite la società di gestione Fintecna lo ha infatti messo all'asta. Potrà essere acquistato, potrà divenire luogo di produzione e occasione di nuovi posti di lavoro. I 27.000 mq. attualmente inutilizzati e costati oltre 60 milioni di Euro potranno finalmente avere una funzione cogliendo così più di un obbiettivo: restituire alle casse statali soldi spesi inutilmente dalle follie della prima repubblica, attrarre sul territorio comunale nuove aziende, nuovi posti di lavoro, dopo un periodo nero che ha visto, con la chiusura di Ciatti, Matec ed Electrolux la perdita di 800 posti di lavoro in pochi anni. Spetta al Comune di Scandicci adesso essere in grado di saper accogliere, nel migliore dei modi, i possibili acquirenti rendendosi disponibili ad eventuali adeguamenti urbanistici dell'area, ad un miglioramento dei servizi e della viabilità della zona e a politiche fiscali tali da attrarre investitori sul territorio. Grazie a questa operazione il comune potrà beneficiare anche del 15% degli introiti ottenuti dallo stato con la vendita (grazie ad un protocollo siglato nel 2003 dal precedente Sindaco, Giovanni Doddoli, con Fintecna, ancora una volta durante un governo di Centrodestra). Tanti soldi che il comune di Scandicci potrà investire nel sociale ed in iniziative davvero utili alla popolazioni. Speriamo.

In conclusione non posso non sottolineare che anche in questa occasione il Governo ha dimostrato immediatezza e voglia di agire, a differenza del precende di Prodi che in due anni, nonostante le sollecitazioni del Sindaco, ha lasciato il palazzaccio nel nulla come l'ha trovato, trovando solo il tempo, tramite l'ex ministro Padoa Schioppa di fare battute da bar come "potremmo farci un casinò"....grazie a Dio la differenza si vede. GB

martedì 17 giugno 2008

un po' di link utili...

Un po' di link utili e interessanti:

Alleanza Nazionale (sito nazionale): http://www.alleanzanazionale.it
Alleanza Nazionale Firenze: http://www.alleanzanazionalefirenze.it
Gianni Alemanno: http://www.alemannosindaco.net
Destra sociale: http://www.destrasociale.org
News da Firenze: http://www.055news.it http://www.nove.firenze.it
Radio studio 54: http://www.radiostudio54.it
Blog di Scandicci: http://scandicci.wordpress.com/
e per chi vuole l'informazione vera, esclusiva e sempre in anteprima: http://www.dagospia.com

a presto post che potranno essere interessanti...GB

giovedì 5 giugno 2008

Mercato Multietnico di Firenze

Sono passati ormai diversi anni da quando l'amministrazione comunale fiorentina pensò di istituire il mercato multietnico sui giardini del lungarno. Peccato che pochi oggi si ricordano della sua esistenza e che soprattutto nessuno si ricorda lo scopo per cui fu istituito. Era la soluzione pensata dall'amministrazione per risolvere il problema dell'abusivismo commerciale del centro storico. Il senso dell'iniziativa era questo: creiamo, a spese della collettività, uno spazio dove si potranno vendere merci multietniche legittimamente creando un'opportunità di vero lavoro e al contempo un'occasione di integrazione e diffusione di nuove culture, spostando gli extracomunitari oggi costretti a vendere merce contraffatta in centro. Bello no? Con un colpo solo si risolvono tanti problemi: l'abusivismo commerciale del centro (saranno contenti i bottegai), si da un duro colpo al mercato dei falsi, si riqualifica un'area pubblica inutilizzata come quella del Lungarno dei Pecori, si creano occasione di integrazione ad immigrati, si arricchisce l'offerta culturale e commerciale della città con prodotti nuovi, si promuovono nuove culture, si favorisce l'integrazione. Un vero esempio di politiche di integrazione di sinistra, altro che quei forcaioli militaristi di destra. Tutto bello, sulla carta. Oddio: forse qualche ambulante "regolare" che da anni paga cifre incredibili di tasse per l'utilizzo del suolo pubblico, o che magari ha rilevato a carissimo prezzo le licenze da attività commerciali precedenti, o che magari paga l'affitto di quella licenza, potrebbe avere qualcosa da ridire. A loro, regolari, tasse e continui ed attenti controlli sulla provenienza della merce e sulla contabilità aziendale. A chi fino a ieri ha venduto abusivamente merce contraffatta si regala gratis il posto in una delle migliori zone della città. Il concetto in effetti è un po' opinabile. Ma se con questo piccolo male si risolvono tutti i problemi che dicevamo prima...peccato che i risultati non sono proprio quelli promessi: il centro è ancora pieno di venditori abusivi, più di quando si pensò al mercato multietnico; si vendono ancora griffe false; il lungarno dei pecori non è proprio riqualificato, anzi, il mercato è poco e male frequentato; non si è creato un luogo di integrazione culturale bensì l'ennesimo ghetto della città; il mercato non rappresenta una fonte sufficiente si sostentamento per chi lo gestisce. Per amore di patria anche qualche esponente di sinistra ha riconosciuto il fallimento: allora perchè accanirsi? Dimenticavo un dettaglio: tutto questo è costato, a noi fiorentini, la bellezza di 350.000/00 Euro. E' tutto documentato sul sito del comune di Firenze, navigare per credere http://dominoweb.comune.fi.it/OdeProduzione/FIODEWeb1.nsf/AttiWEB/1555691122EC0D05C12572BA003822A8/$File/2007_DD_02605.pdf. GB

martedì 3 giugno 2008

2 Giugno: l'orgoglio e la vergogna

Ho provato grande orgoglio nel vedere la parate dei corpi militari a Roma del 2 Giugno: solenne e degna rappresentanza di uomini impegnati a garantire pace e sicurezza in Italia e fuori dall'Italia, onore della identità nazionale oggi giustamente celebrata. Già perchè la festa della Repubblica oggi, finito l'odio ideologico che per oltre cinquant'anni ha spaccato in due l'Italia, finalmente è diverntata a tutti gli effetti la festa di tutti gli italiani, la festa della Nazione, la festa della Patria. Concetti che fino a qualche anno fa erano patrimonio di pochi, a discapito dei molti che quasi si imbarazzavano di fronte al tricolore e all'inno nazionale. Ci sono voluti sessant'anni, ma oggi finalmente la profonda ferita della guerra civile del 43-45 sta finalmente cicatrizzando.

Ho provato grande vergogna e imbarazzo nel vedere come l'amministrazione comunale di Scandicci ha pensato di festeggiare il 2 Giugno: le scarse e misconosciute iniziative legate alla festa della Repubblica della città sono state chiuse da uno spettacolo di danze romene. Già perchè qui ancora esiste imbarazzo per i simboli della Repubblica. Ancora Patria è una parola fascista, impronunciabile. Qui si confonde ancora il doveroso rispetto delle identità altrui con il relativismo culturale che propone la continua delegittimazione e lo svilimento della nostra cultura, come se per accogliere e capire gli altri si debba gettare al vento le nostre usanze e i nostri segni distintivi.
Ma in quale altro paese del mondo si festeggia la festa della repubblica con le danze di un altro paese??? Che vergogna

mercoledì 28 maggio 2008

Electrolux, le mie proposte

inviato oggi...vediamo che succede..GB

COMUNICATO STAMPA
Electrolux, le iniziative in consiglio comunale di An-PdL.
Approvato all’unanimità l’Odg che vieta il cambio di destinazione d’uso del capannone.

A seguito del drammatico annuncio di chiusura dello stabilimento Electrolux di Scandicci, il consiglio comunale si è espresso ieri su due mozione che avevo presentato in merito alla vertenza.
Il primo riguardava la possibilità di riassunzione, per i lavoratori licenziati da Electrolux, nel nuovo centro commerciale Ipercoop di Pontignale, struttura di oltre 50.000 mq che certamente necessiterà di nuovo personale e che facilmente potrebbe riassorbire parte dei lavoratori electrolux. Su questo Odg la maggioranza di sinistra si è espressa negativamente, sostenendo che per questo tipo di operazioni è troppo presto e che si tratta di demagogia… non ho ancora capito che cosa si debba aspettare, dopo l’ufficialità della chiusura a impegnarsi in ogni direzione per trovare nuove opportunità per i lavoratori in licenziamento, tanto meno non riesco a capire dove stia la demagogia in questa proposta: forse la demagogia l’ha fatta qualcun altro in questi mesi, parlando insistentemente della possibilità di mantenimento del sito produttivo di Scandicci e creando false aspettative nei lavoratori.
La seconda proposta riguardava l’impegno a mantenere la destinazione urbanistica produttiva dello stabilimento Electrolux, per evitare ogni pericolo di speculazione edilizia sulla pelle dei lavoratori. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mia proposta: lo stabilimento Electrolux di Scandicci avrà ancora destinazione produttiva e sarà in futuro sede di nuove occasioni di lavoro, così come lo è sempre stato nella sua storia e l’azienda che si è resa protagonista dei licenziamenti non potrà trarre indebiti guadagni dalla trasformazione del sito.
Evidentemente il nostro impegno per Electrolux non finisce qui. Oggi si apre la difficile partita per gli ammortizzatori sociali nella quale noi, opposizione locale ma anche rappresentanti del Governo Nazionale, certamente saremo parte attiva affinchè si possa ottenere il miglior risultato possibile. Nel frattempo anche in sede di Commissione Europea l’impegno di AN è chiaro e forte: l’On. Roberta Angelilli ha infatti presentato già due interrogazioni alla commissione, l’ultima delle quali potrebbe sbloccare uno speciale fondo economico europeo a favore dei lavoratori vittime di delocalizzazione di aziende europee.


Giovanni Bellosi
VicePresidente Provinciale AN
Consigliere Comunale

martedì 27 maggio 2008

l'Electrolux di Scandicci chiude

oggi è arrivato l'annuncio ufficiale: la multinazionale svedese chiuderà lo stabilimento di Scandicci. Per i 450 lavoratori dello stabilimento si apre una fase drammatica. Purtroppo, e dico purtroppo, avevamo ragione noi quando dicevamo in ogni sede da mesi che il destino della fabbrica era segnato, che bisognava pensare al reimpiego dei lavoratori, al riutilizzo in chiave produttiva dello stabilimento, ai migliori possibili ammortizzatori sociali per le famiglie dei lavoratori, mentre quaklche sindacato parlava di lotta di classe e il centrosinistra parlava di sterile solidarietà creando spesso false aspettative. Ora si apre la partita vera: quella di trovare un reimpiego, con gli strumenti istituzionali, ai lavoratori in esubero e di garantire il massimo degli ammortizzatori sociali. Ci saremo, come sempre, con spirito costruttivo, senza strumentalizzazioni ma con concretezza. GB

lunedì 26 maggio 2008

l'ho ripescato da google

navigando in qua e in là...ho ritrovato una mia iniziativa del 2005 contro le indennità eccessive dei dirigenti pubblici/comunali. A distanza di tre anni la situazione non mi pare per niente migliorata...anzi:

Bellosi denuncia: a Scandicci spese record per dirigenti...
SCANDICCI. Nel momento in cui il centrosinistra si scandalizza e protesta per i “tagli” del Governo Berlusconi nei confronti dei comuni, e si parla di crisi economica, l’amministrazione comunale di Scandicci nel 2004 ha speso 833.000 Euro per l’indennità di dodici dirigenti comunali. E’ questo il risultato di una richiesta fatta alcune settimane fa dal consigliere Comunale di Alleanza Nazionale Giovanni Bellosi in merito all’indennità corrisposta nello scorso anno ai dirigenti del Comune. C’è chi nel 2004 a percepito fino a 106.000 euro tra indennità di base, indennità di posizione, indennità di risultato e altre voci… Il più “povero” dirigente invece si attesta sui 53000 euro. In mezzo a questi estremi si trovano compensi di 60000, 700000 e 80000 euro. “E’ inacettabile che una cifra così alta di soldi provenienti dalle tasse dei cittadini di Scandicci sia utilizzata per l’indennità di dodici persone – ha detto Giovanni Bellosi – soprattutto in un momento in cui i Comuni denunciano difficoltà economiche a fornire i servizi sociali ai cittadini imputando la colpa al Governo. Se i Comuni hanno intenzione di spendere così i propri soldi allora fa bene Belusconi a ridurre i trasferimenti verso gli enti locali. Inoltre c’è da domandarsi se per amministrare un comune di 50.000 abitanti siano davvero necessari dodici dirigenti o se ne siano sufficienti 5 o 6. Il Sindaco deve immediatamente porre fine a tale situazione riducendo almeno del 50% le indennità dei dirigenti, o in alternativa a dimezzare il numero dei dirigenti comunali e, destinare i fondi risparmiati (oltre 4000000 euro) al sociale, a chi non sa a fine mese come pagarsi l’affitto o mandare i figli a scuola o a riparare le nostre strade piene di buche”. “Su questo punto – ha concluso Bellosi – mi aspetto da tutto il Consiglio Comunale una riflessione seria e provvedimenti reali e immediati” Ultima nota di colore: nello schema riassuntivo delle indennità fornito dall’amministrazione comunale, a firma di uno stesso Dirigente, emerge una sibillina “postilla” finale: “I suddetti dati e informazioni possono essere utilizzati per le sole finalità realmente pertinenti al mandato e non possono essere in alcun modo divulgati”. Non sapevamo che le indennità dirigenziali di un comune fossero top secret, alla faccia di tutte le norme sulla trasparenza. Ricordiamo soltanto che pochi mesi addietro i consiglieri comunali furono messi alla berlina per un indennità mensile di 600 euro lorde e che i “titolari” del comune sono i cittadini di Scandicci: è doveroso che sappiano come vengano spesi i loro soldi… Per nostra correttezza e sensibilità abbiamo evitato di divulgare i nomi dei dirigenti e le loro indennità individuali, nel rispetto delle persone e delle loro professionalità.

venerdì 23 maggio 2008

interogazione Angelilli su Zanussi

ricevo da Roberta questa ottima interrogazione alla UE sul caso electrolux...GB


In questi giorni il managment italiano del gruppo svedese Elettrolux ha annunciato, dopo un’indagine conoscitiva, la ristrutturazione del comparto cosiddetto del "freddo". In particolare, tale piano di riassetto prevede la chiusura del sito produttivo di Scandicci, in provincia di Firenze, e la concentrazione delle linee produttive a Susegana, in provincia di Treviso. Sotto il profilo occupazionale, solo la chiusura del sito di Scandicci comporterà la perdita di più di 450 posti di lavoro, mentre nello stabilimento di Susegana ci sarà la perdita di 300 posti di lavoro. Tutto ciò accade in un contesto internazionale in cui la globalizzazione talvolta rischia di impoverire quei settori meno competitivi, come il manifatturiero in Italia, a causa dei costi di adeguamento delle strutture produttive e la riconversione della manodopera. Per questo, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEM) ha lo scopo di fornire un sostegno ai lavoratori, principalmente nelle Regioni e nei settori svantaggiati dalla loro apertura all'economia globalizzata. L'obiettivo del FEM é infatti quello di fornire un aiuto individuale preciso ai lavoratori, come quelli di Scandicci, colpiti da licenziamenti derivanti dalla trasformazione negli scambi commerciali internazionali.

Ciò premesso, si interroga la Commissione per sapere:
se la Commissione stessa é al corrente della situazione suesposta e quali misure possono essere intraprese per evitare il licenziamento dei lavoratori;
In che modo é possibile utilizzare il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione a favore dei lavoratori di Scandicci;
un quadro generale della situazione.



Firma: Roberta Angelilli http://www.angelilli.it
Data: 23/05/08

giovedì 22 maggio 2008

Palazzaccio, dopo la lettera del sindaco a Tremonti interviene An

da www.comune.scandicci.fi.it, dopo mia lettera aperta

Dopo che il primo cittadino ha scritto al ministro dell’Economia e delle Finanze per chiedere un intervento risolutivo per l’ex palazzo delle Finanze di via del Parlamento Europeo In una lettera aperta Giovanni Bellosi, vicepresidente Provinciale di Alleanza Nazionale, invita il sindaco a riunire gli imprenditori ed i parlamentari eletti a Firenze per elaborare una proposta di utilizzo dell’edificio da presentare al Governo.

Governo nuovo, ministro nuovo e nuova lettera del sindaco di Scandicci al responsabile del dicastero delle finanze per porre alla sua attenzione l’ancora irrisolto destino del Palazzaccio di via del Parlamento Europeo. Del quale, Tremonti, forse ricorderà di essersene già occupato durante il suo incarico ministeriale nel precedente governo Berlusconi. Già all’epoca, infatti, Simone Gheri gli inviò una memoria sull’edificio -tre piani e 28.700 mq- inizialmente proprietà del Ministero delle Finanze oggi di Fintecna, che dal 1994 è in stato di completo abbandono. Doveva essere il centro per la gestione dei 740 di tutta l’Italia centrale, ma per un cambio di strategie del Ministero i lavori furono bloccati quando erano all’85% della realizzazione. E così da quattordici anni sono rimasti. Durante i quali, scrive il sindaco, “il Comune di Scandicci ha sollecitato tutte le istituzioni e le autorità competenti, ma nonostante ciò il Palazzaccio resta indegnamente sul nostro territorio come scempio ed esempio di spreco di denaro pubblico”. La lettera di Gheri a Tremonti si conclude rimarcando “ l’improrogabile necessità di dare all’immobile una funzione che sia risorsa per l’intera area fiorentina”.
Sull’iniziativa interviene Giovanni Bollosi, vicepresidente provinciale di Alleanza Nazionale e consigliere comunale di Scandicci, per sostenere l’azione del sindaco. “Non c’è dubbio”, scrive Bellosi, “che tutte le istituzioni debbano unirsi nel trovare una soluzione, una qualunque forma di utilizzo dell’enorme edificio mai utilizzato: una terribile eredità delle gestioni allegre delle risorse pubbliche che hanno caratterizzato i governi della prima Repubblica”. Detto questo Bellosi però invita anche il sindaco e l’amministrazione cittadina ad andare oltre il “sacrosanto diritto di appellarsi ai vari Governi e Ministri che si susseguono a livello nazionale”. A farsi promotore, cioè, di un tavolo che sappia riunire attorno a questo problema “il meglio dell’imprenditoria e delle categorie sociali della città, per capire quale destinazione d’uso può essere appetibile ma anche compatibile con la struttura stessa e con il tessuto sociale cittadino”.E di avvalersi, dice Bellosi, in pieno e corretto spirito istituzionale, “dell’importante rappresentanza di Scandicci nel nuovo parlamento, che conta ben tre parlamentari di maggioranza: il Senatore Achille Totaro, anche consigliere comunale, e gli onorevoli Massimo Parisi e Lamberto Dini”. Il sindaco ha espresso il suo apprezzamento sia per lo spirito propositivo che per la disponibilità a collaborare con l’amministrazione per tentare di raggiungere l’obiettivo comune: trovare la miglior destinazione possibile per il “Palazzaccio”. (Cl.Ar.)

Odg ICI prima casa

Al Presidente del
Consiglio Comunale
SEDE

Ordine del giorno sulla revisione Regolamento Comunale ICI

IL CONSIGLIO COMUNALE

· Visto il vigente regolamento comunale su “Applicazione dell’imposta comunale sugli immobili”, approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 15 del 04.03.2008;
Considerato che il consiglio dei ministri del 21.0.5.08 tenutosi a Napoli del nuovo Governo Berlusconi ha eliminato totalmente l’ICI sulla prima casa;

Rilevato che il vigente regolamento comunale di Scandicci prevede l’assoggettamento all’ICI anche sulle abitazioni adibite a prima casa;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

A presentare immediatamente in Consiglio Comunale le necessarie modifiche al regolamento comunale su “Applicazione dell’imposta comunale sugli immobili” per renderlo conforme alle nuove disposizioni del Governo Berlusconi che prevedono l’esenzione totale dall’ICI sugli immobili adibiti a prima casa.

I Consiglieri comunali AN – PDL

Giovanni Bellosi
Erica Franchi

Palazzo delle Finanze di Scandicci

Lettera aperta
Al Sig. Sindaco
Comune di Scandicci

Egregio Sindaco,
ho letto sui mezzi di informazione il suo ennesimo appello al Governo Nazionale relativamente alla vergognosa questione del palazzo delle Finanze di Scandicci, tristemente noto alla cronaca e alla città col rappresentativo appellativo di “palazzaccio”.
Non c’è dubbio che, al di là del diverso colore politico delle amministrazioni locali e nazionali, tutte le istituzioni debbano unirsi nel trovare una soluzione, una qualunque forma di utilizzo dell’enorme edificio realizzato con soldi pubblici –tanti, troppi per essere gettati al vento- e mai utilizzato. Una terribile eredità delle gestioni allegre delle risorse pubbliche che hanno caratterizzato i governi della prima Repubblica.
Ritengo però che il compito Suo e dell’amministrazione comunale debba andare ben oltre a quello, sacrosanto, di appellarsi –anno dopo anno- con la stessa identica istanza ai vari Governi e Ministri che si susseguono a livello nazionale. Dobbiamo invece saper avanzare, tutti insieme e con spirito rinnovato, dal territorio,vere ipotesi di riutilizzo per sedersi col governo e il ministro con proposte concrete e non solo con appelli generici. Serve raccogliere attorno a questo problema il meglio dell’imprenditoria e delle categorie sociali della città, per capire quale destinazione d’uso può essere appetibile ma anche compatibile con la struttura stessa e con il tessuto sociale cittadino. Beninteso: non sono a proporre l’ennesima commissione, magari costosa, improduttiva e inutile. Sono a chiederle un confronto continuo e costante con tutti i soggetti attivi della città.
Soltanto con l’impegno di tutta la città il Governo nazionale potrà risolvere il problema: la risoluzione deve essere proposta dal basso e applicata dall’alto.
Le consiglio anche di volersi consultare e coadiuvare in questa sua battaglia, in pieno e corretto spirito istituzionale, con l’importante rappresentanza di Scandicci nel nuovo parlamento, che conta ben tre parlamentari di maggioranza: il Senatore Achille Totaro, anche consigliere comunale, e gli onorevoli Massimo Parisi e Lamberto Dini, i quali conoscono bene il problema e senz’altro sono pronti a dare il proprio contributo.
Così come a livello nazionale anche a Scandicci è giunta l’ora di sostituire la demagogia e l’asprezza della contrapposizione ideologica fra gli schieramenti con il confronto, magari anche duro ma costruttivo, finalizzato alla risoluzione dei problemi della comunità. Diversamente il suo appello, se fatto in solitario e senza costrutto, sarà l’ennesimo che cadrà nel vuoto, così come successo pochi mesi fa all’ultima sua lettera al Governo Prodi e al Ministro Padoa Schioppa.
Scandicci, 21.05.08
Il Consigliere Comunale
VicePresidente Provinciale Alleanza Nazionale
Giovanni Bellosi