Lettera aperta
Al Sig. Sindaco
Comune di Scandicci
Egregio Sindaco,
ho letto sui mezzi di informazione il suo ennesimo appello al Governo Nazionale relativamente alla vergognosa questione del palazzo delle Finanze di Scandicci, tristemente noto alla cronaca e alla città col rappresentativo appellativo di “palazzaccio”.
Non c’è dubbio che, al di là del diverso colore politico delle amministrazioni locali e nazionali, tutte le istituzioni debbano unirsi nel trovare una soluzione, una qualunque forma di utilizzo dell’enorme edificio realizzato con soldi pubblici –tanti, troppi per essere gettati al vento- e mai utilizzato. Una terribile eredità delle gestioni allegre delle risorse pubbliche che hanno caratterizzato i governi della prima Repubblica.
Ritengo però che il compito Suo e dell’amministrazione comunale debba andare ben oltre a quello, sacrosanto, di appellarsi –anno dopo anno- con la stessa identica istanza ai vari Governi e Ministri che si susseguono a livello nazionale. Dobbiamo invece saper avanzare, tutti insieme e con spirito rinnovato, dal territorio,vere ipotesi di riutilizzo per sedersi col governo e il ministro con proposte concrete e non solo con appelli generici. Serve raccogliere attorno a questo problema il meglio dell’imprenditoria e delle categorie sociali della città, per capire quale destinazione d’uso può essere appetibile ma anche compatibile con la struttura stessa e con il tessuto sociale cittadino. Beninteso: non sono a proporre l’ennesima commissione, magari costosa, improduttiva e inutile. Sono a chiederle un confronto continuo e costante con tutti i soggetti attivi della città.
Soltanto con l’impegno di tutta la città il Governo nazionale potrà risolvere il problema: la risoluzione deve essere proposta dal basso e applicata dall’alto.
Le consiglio anche di volersi consultare e coadiuvare in questa sua battaglia, in pieno e corretto spirito istituzionale, con l’importante rappresentanza di Scandicci nel nuovo parlamento, che conta ben tre parlamentari di maggioranza: il Senatore Achille Totaro, anche consigliere comunale, e gli onorevoli Massimo Parisi e Lamberto Dini, i quali conoscono bene il problema e senz’altro sono pronti a dare il proprio contributo.
Così come a livello nazionale anche a Scandicci è giunta l’ora di sostituire la demagogia e l’asprezza della contrapposizione ideologica fra gli schieramenti con il confronto, magari anche duro ma costruttivo, finalizzato alla risoluzione dei problemi della comunità. Diversamente il suo appello, se fatto in solitario e senza costrutto, sarà l’ennesimo che cadrà nel vuoto, così come successo pochi mesi fa all’ultima sua lettera al Governo Prodi e al Ministro Padoa Schioppa.
Scandicci, 21.05.08
Il Consigliere Comunale
VicePresidente Provinciale Alleanza Nazionale
Giovanni Bellosi
giovedì 22 maggio 2008
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