ricevo da Roberta questa ottima interrogazione alla UE sul caso electrolux...GB
In questi giorni il managment italiano del gruppo svedese Elettrolux ha annunciato, dopo un’indagine conoscitiva, la ristrutturazione del comparto cosiddetto del "freddo". In particolare, tale piano di riassetto prevede la chiusura del sito produttivo di Scandicci, in provincia di Firenze, e la concentrazione delle linee produttive a Susegana, in provincia di Treviso. Sotto il profilo occupazionale, solo la chiusura del sito di Scandicci comporterà la perdita di più di 450 posti di lavoro, mentre nello stabilimento di Susegana ci sarà la perdita di 300 posti di lavoro. Tutto ciò accade in un contesto internazionale in cui la globalizzazione talvolta rischia di impoverire quei settori meno competitivi, come il manifatturiero in Italia, a causa dei costi di adeguamento delle strutture produttive e la riconversione della manodopera. Per questo, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEM) ha lo scopo di fornire un sostegno ai lavoratori, principalmente nelle Regioni e nei settori svantaggiati dalla loro apertura all'economia globalizzata. L'obiettivo del FEM é infatti quello di fornire un aiuto individuale preciso ai lavoratori, come quelli di Scandicci, colpiti da licenziamenti derivanti dalla trasformazione negli scambi commerciali internazionali.
Ciò premesso, si interroga la Commissione per sapere:
se la Commissione stessa é al corrente della situazione suesposta e quali misure possono essere intraprese per evitare il licenziamento dei lavoratori;
In che modo é possibile utilizzare il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione a favore dei lavoratori di Scandicci;
un quadro generale della situazione.
Firma: Roberta Angelilli http://www.angelilli.it
Data: 23/05/08
venerdì 23 maggio 2008
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