mercoledì 28 maggio 2008

Electrolux, le mie proposte

inviato oggi...vediamo che succede..GB

COMUNICATO STAMPA
Electrolux, le iniziative in consiglio comunale di An-PdL.
Approvato all’unanimità l’Odg che vieta il cambio di destinazione d’uso del capannone.

A seguito del drammatico annuncio di chiusura dello stabilimento Electrolux di Scandicci, il consiglio comunale si è espresso ieri su due mozione che avevo presentato in merito alla vertenza.
Il primo riguardava la possibilità di riassunzione, per i lavoratori licenziati da Electrolux, nel nuovo centro commerciale Ipercoop di Pontignale, struttura di oltre 50.000 mq che certamente necessiterà di nuovo personale e che facilmente potrebbe riassorbire parte dei lavoratori electrolux. Su questo Odg la maggioranza di sinistra si è espressa negativamente, sostenendo che per questo tipo di operazioni è troppo presto e che si tratta di demagogia… non ho ancora capito che cosa si debba aspettare, dopo l’ufficialità della chiusura a impegnarsi in ogni direzione per trovare nuove opportunità per i lavoratori in licenziamento, tanto meno non riesco a capire dove stia la demagogia in questa proposta: forse la demagogia l’ha fatta qualcun altro in questi mesi, parlando insistentemente della possibilità di mantenimento del sito produttivo di Scandicci e creando false aspettative nei lavoratori.
La seconda proposta riguardava l’impegno a mantenere la destinazione urbanistica produttiva dello stabilimento Electrolux, per evitare ogni pericolo di speculazione edilizia sulla pelle dei lavoratori. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mia proposta: lo stabilimento Electrolux di Scandicci avrà ancora destinazione produttiva e sarà in futuro sede di nuove occasioni di lavoro, così come lo è sempre stato nella sua storia e l’azienda che si è resa protagonista dei licenziamenti non potrà trarre indebiti guadagni dalla trasformazione del sito.
Evidentemente il nostro impegno per Electrolux non finisce qui. Oggi si apre la difficile partita per gli ammortizzatori sociali nella quale noi, opposizione locale ma anche rappresentanti del Governo Nazionale, certamente saremo parte attiva affinchè si possa ottenere il miglior risultato possibile. Nel frattempo anche in sede di Commissione Europea l’impegno di AN è chiaro e forte: l’On. Roberta Angelilli ha infatti presentato già due interrogazioni alla commissione, l’ultima delle quali potrebbe sbloccare uno speciale fondo economico europeo a favore dei lavoratori vittime di delocalizzazione di aziende europee.


Giovanni Bellosi
VicePresidente Provinciale AN
Consigliere Comunale

martedì 27 maggio 2008

l'Electrolux di Scandicci chiude

oggi è arrivato l'annuncio ufficiale: la multinazionale svedese chiuderà lo stabilimento di Scandicci. Per i 450 lavoratori dello stabilimento si apre una fase drammatica. Purtroppo, e dico purtroppo, avevamo ragione noi quando dicevamo in ogni sede da mesi che il destino della fabbrica era segnato, che bisognava pensare al reimpiego dei lavoratori, al riutilizzo in chiave produttiva dello stabilimento, ai migliori possibili ammortizzatori sociali per le famiglie dei lavoratori, mentre quaklche sindacato parlava di lotta di classe e il centrosinistra parlava di sterile solidarietà creando spesso false aspettative. Ora si apre la partita vera: quella di trovare un reimpiego, con gli strumenti istituzionali, ai lavoratori in esubero e di garantire il massimo degli ammortizzatori sociali. Ci saremo, come sempre, con spirito costruttivo, senza strumentalizzazioni ma con concretezza. GB

lunedì 26 maggio 2008

l'ho ripescato da google

navigando in qua e in là...ho ritrovato una mia iniziativa del 2005 contro le indennità eccessive dei dirigenti pubblici/comunali. A distanza di tre anni la situazione non mi pare per niente migliorata...anzi:

Bellosi denuncia: a Scandicci spese record per dirigenti...
SCANDICCI. Nel momento in cui il centrosinistra si scandalizza e protesta per i “tagli” del Governo Berlusconi nei confronti dei comuni, e si parla di crisi economica, l’amministrazione comunale di Scandicci nel 2004 ha speso 833.000 Euro per l’indennità di dodici dirigenti comunali. E’ questo il risultato di una richiesta fatta alcune settimane fa dal consigliere Comunale di Alleanza Nazionale Giovanni Bellosi in merito all’indennità corrisposta nello scorso anno ai dirigenti del Comune. C’è chi nel 2004 a percepito fino a 106.000 euro tra indennità di base, indennità di posizione, indennità di risultato e altre voci… Il più “povero” dirigente invece si attesta sui 53000 euro. In mezzo a questi estremi si trovano compensi di 60000, 700000 e 80000 euro. “E’ inacettabile che una cifra così alta di soldi provenienti dalle tasse dei cittadini di Scandicci sia utilizzata per l’indennità di dodici persone – ha detto Giovanni Bellosi – soprattutto in un momento in cui i Comuni denunciano difficoltà economiche a fornire i servizi sociali ai cittadini imputando la colpa al Governo. Se i Comuni hanno intenzione di spendere così i propri soldi allora fa bene Belusconi a ridurre i trasferimenti verso gli enti locali. Inoltre c’è da domandarsi se per amministrare un comune di 50.000 abitanti siano davvero necessari dodici dirigenti o se ne siano sufficienti 5 o 6. Il Sindaco deve immediatamente porre fine a tale situazione riducendo almeno del 50% le indennità dei dirigenti, o in alternativa a dimezzare il numero dei dirigenti comunali e, destinare i fondi risparmiati (oltre 4000000 euro) al sociale, a chi non sa a fine mese come pagarsi l’affitto o mandare i figli a scuola o a riparare le nostre strade piene di buche”. “Su questo punto – ha concluso Bellosi – mi aspetto da tutto il Consiglio Comunale una riflessione seria e provvedimenti reali e immediati” Ultima nota di colore: nello schema riassuntivo delle indennità fornito dall’amministrazione comunale, a firma di uno stesso Dirigente, emerge una sibillina “postilla” finale: “I suddetti dati e informazioni possono essere utilizzati per le sole finalità realmente pertinenti al mandato e non possono essere in alcun modo divulgati”. Non sapevamo che le indennità dirigenziali di un comune fossero top secret, alla faccia di tutte le norme sulla trasparenza. Ricordiamo soltanto che pochi mesi addietro i consiglieri comunali furono messi alla berlina per un indennità mensile di 600 euro lorde e che i “titolari” del comune sono i cittadini di Scandicci: è doveroso che sappiano come vengano spesi i loro soldi… Per nostra correttezza e sensibilità abbiamo evitato di divulgare i nomi dei dirigenti e le loro indennità individuali, nel rispetto delle persone e delle loro professionalità.

venerdì 23 maggio 2008

interogazione Angelilli su Zanussi

ricevo da Roberta questa ottima interrogazione alla UE sul caso electrolux...GB


In questi giorni il managment italiano del gruppo svedese Elettrolux ha annunciato, dopo un’indagine conoscitiva, la ristrutturazione del comparto cosiddetto del "freddo". In particolare, tale piano di riassetto prevede la chiusura del sito produttivo di Scandicci, in provincia di Firenze, e la concentrazione delle linee produttive a Susegana, in provincia di Treviso. Sotto il profilo occupazionale, solo la chiusura del sito di Scandicci comporterà la perdita di più di 450 posti di lavoro, mentre nello stabilimento di Susegana ci sarà la perdita di 300 posti di lavoro. Tutto ciò accade in un contesto internazionale in cui la globalizzazione talvolta rischia di impoverire quei settori meno competitivi, come il manifatturiero in Italia, a causa dei costi di adeguamento delle strutture produttive e la riconversione della manodopera. Per questo, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEM) ha lo scopo di fornire un sostegno ai lavoratori, principalmente nelle Regioni e nei settori svantaggiati dalla loro apertura all'economia globalizzata. L'obiettivo del FEM é infatti quello di fornire un aiuto individuale preciso ai lavoratori, come quelli di Scandicci, colpiti da licenziamenti derivanti dalla trasformazione negli scambi commerciali internazionali.

Ciò premesso, si interroga la Commissione per sapere:
se la Commissione stessa é al corrente della situazione suesposta e quali misure possono essere intraprese per evitare il licenziamento dei lavoratori;
In che modo é possibile utilizzare il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione a favore dei lavoratori di Scandicci;
un quadro generale della situazione.



Firma: Roberta Angelilli http://www.angelilli.it
Data: 23/05/08

giovedì 22 maggio 2008

Palazzaccio, dopo la lettera del sindaco a Tremonti interviene An

da www.comune.scandicci.fi.it, dopo mia lettera aperta

Dopo che il primo cittadino ha scritto al ministro dell’Economia e delle Finanze per chiedere un intervento risolutivo per l’ex palazzo delle Finanze di via del Parlamento Europeo In una lettera aperta Giovanni Bellosi, vicepresidente Provinciale di Alleanza Nazionale, invita il sindaco a riunire gli imprenditori ed i parlamentari eletti a Firenze per elaborare una proposta di utilizzo dell’edificio da presentare al Governo.

Governo nuovo, ministro nuovo e nuova lettera del sindaco di Scandicci al responsabile del dicastero delle finanze per porre alla sua attenzione l’ancora irrisolto destino del Palazzaccio di via del Parlamento Europeo. Del quale, Tremonti, forse ricorderà di essersene già occupato durante il suo incarico ministeriale nel precedente governo Berlusconi. Già all’epoca, infatti, Simone Gheri gli inviò una memoria sull’edificio -tre piani e 28.700 mq- inizialmente proprietà del Ministero delle Finanze oggi di Fintecna, che dal 1994 è in stato di completo abbandono. Doveva essere il centro per la gestione dei 740 di tutta l’Italia centrale, ma per un cambio di strategie del Ministero i lavori furono bloccati quando erano all’85% della realizzazione. E così da quattordici anni sono rimasti. Durante i quali, scrive il sindaco, “il Comune di Scandicci ha sollecitato tutte le istituzioni e le autorità competenti, ma nonostante ciò il Palazzaccio resta indegnamente sul nostro territorio come scempio ed esempio di spreco di denaro pubblico”. La lettera di Gheri a Tremonti si conclude rimarcando “ l’improrogabile necessità di dare all’immobile una funzione che sia risorsa per l’intera area fiorentina”.
Sull’iniziativa interviene Giovanni Bollosi, vicepresidente provinciale di Alleanza Nazionale e consigliere comunale di Scandicci, per sostenere l’azione del sindaco. “Non c’è dubbio”, scrive Bellosi, “che tutte le istituzioni debbano unirsi nel trovare una soluzione, una qualunque forma di utilizzo dell’enorme edificio mai utilizzato: una terribile eredità delle gestioni allegre delle risorse pubbliche che hanno caratterizzato i governi della prima Repubblica”. Detto questo Bellosi però invita anche il sindaco e l’amministrazione cittadina ad andare oltre il “sacrosanto diritto di appellarsi ai vari Governi e Ministri che si susseguono a livello nazionale”. A farsi promotore, cioè, di un tavolo che sappia riunire attorno a questo problema “il meglio dell’imprenditoria e delle categorie sociali della città, per capire quale destinazione d’uso può essere appetibile ma anche compatibile con la struttura stessa e con il tessuto sociale cittadino”.E di avvalersi, dice Bellosi, in pieno e corretto spirito istituzionale, “dell’importante rappresentanza di Scandicci nel nuovo parlamento, che conta ben tre parlamentari di maggioranza: il Senatore Achille Totaro, anche consigliere comunale, e gli onorevoli Massimo Parisi e Lamberto Dini”. Il sindaco ha espresso il suo apprezzamento sia per lo spirito propositivo che per la disponibilità a collaborare con l’amministrazione per tentare di raggiungere l’obiettivo comune: trovare la miglior destinazione possibile per il “Palazzaccio”. (Cl.Ar.)

Odg ICI prima casa

Al Presidente del
Consiglio Comunale
SEDE

Ordine del giorno sulla revisione Regolamento Comunale ICI

IL CONSIGLIO COMUNALE

· Visto il vigente regolamento comunale su “Applicazione dell’imposta comunale sugli immobili”, approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 15 del 04.03.2008;
Considerato che il consiglio dei ministri del 21.0.5.08 tenutosi a Napoli del nuovo Governo Berlusconi ha eliminato totalmente l’ICI sulla prima casa;

Rilevato che il vigente regolamento comunale di Scandicci prevede l’assoggettamento all’ICI anche sulle abitazioni adibite a prima casa;

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

A presentare immediatamente in Consiglio Comunale le necessarie modifiche al regolamento comunale su “Applicazione dell’imposta comunale sugli immobili” per renderlo conforme alle nuove disposizioni del Governo Berlusconi che prevedono l’esenzione totale dall’ICI sugli immobili adibiti a prima casa.

I Consiglieri comunali AN – PDL

Giovanni Bellosi
Erica Franchi

Palazzo delle Finanze di Scandicci

Lettera aperta
Al Sig. Sindaco
Comune di Scandicci

Egregio Sindaco,
ho letto sui mezzi di informazione il suo ennesimo appello al Governo Nazionale relativamente alla vergognosa questione del palazzo delle Finanze di Scandicci, tristemente noto alla cronaca e alla città col rappresentativo appellativo di “palazzaccio”.
Non c’è dubbio che, al di là del diverso colore politico delle amministrazioni locali e nazionali, tutte le istituzioni debbano unirsi nel trovare una soluzione, una qualunque forma di utilizzo dell’enorme edificio realizzato con soldi pubblici –tanti, troppi per essere gettati al vento- e mai utilizzato. Una terribile eredità delle gestioni allegre delle risorse pubbliche che hanno caratterizzato i governi della prima Repubblica.
Ritengo però che il compito Suo e dell’amministrazione comunale debba andare ben oltre a quello, sacrosanto, di appellarsi –anno dopo anno- con la stessa identica istanza ai vari Governi e Ministri che si susseguono a livello nazionale. Dobbiamo invece saper avanzare, tutti insieme e con spirito rinnovato, dal territorio,vere ipotesi di riutilizzo per sedersi col governo e il ministro con proposte concrete e non solo con appelli generici. Serve raccogliere attorno a questo problema il meglio dell’imprenditoria e delle categorie sociali della città, per capire quale destinazione d’uso può essere appetibile ma anche compatibile con la struttura stessa e con il tessuto sociale cittadino. Beninteso: non sono a proporre l’ennesima commissione, magari costosa, improduttiva e inutile. Sono a chiederle un confronto continuo e costante con tutti i soggetti attivi della città.
Soltanto con l’impegno di tutta la città il Governo nazionale potrà risolvere il problema: la risoluzione deve essere proposta dal basso e applicata dall’alto.
Le consiglio anche di volersi consultare e coadiuvare in questa sua battaglia, in pieno e corretto spirito istituzionale, con l’importante rappresentanza di Scandicci nel nuovo parlamento, che conta ben tre parlamentari di maggioranza: il Senatore Achille Totaro, anche consigliere comunale, e gli onorevoli Massimo Parisi e Lamberto Dini, i quali conoscono bene il problema e senz’altro sono pronti a dare il proprio contributo.
Così come a livello nazionale anche a Scandicci è giunta l’ora di sostituire la demagogia e l’asprezza della contrapposizione ideologica fra gli schieramenti con il confronto, magari anche duro ma costruttivo, finalizzato alla risoluzione dei problemi della comunità. Diversamente il suo appello, se fatto in solitario e senza costrutto, sarà l’ennesimo che cadrà nel vuoto, così come successo pochi mesi fa all’ultima sua lettera al Governo Prodi e al Ministro Padoa Schioppa.
Scandicci, 21.05.08
Il Consigliere Comunale
VicePresidente Provinciale Alleanza Nazionale
Giovanni Bellosi